Sabato 20 Aprile 2024

Iraq, Baghdad lancia l'allarme: "In mano dell'esercito dell'Isil il materiale nucleare di Mosul"

I miliziani del 'califfato' islamico autoproclamatosi tra Iraq e Siria sarebbero in possesso di materiale nucleare rubato a Mosul. Un diplomatico iracheno: "Chi ha le competenze necessarie potrebbe utilizzarlo, separato o in combinazione con altri materiali, per i loro azioni terroristiche"

Al-Shishani uno dei tanti ceceni che combattono con l'Isil (Ap/Lapresse)

Al-Shishani uno dei tanti ceceni che combattono con l'Isil (Ap/Lapresse)

New York, 10 luglio 2014 - I miliziani jihadisti in Iraq si sono impossessati di materiale nucleare che era utilizzato per la ricerca in un'università di Mosul: lo ha reso noto il governo di Baghdad con una lettera inviata alle Nazioni Unite, una lettera appello per "allontanare la minaccia che i terroristi utilizzino il materiale in Iraq o all'estero". 
 
I quasi 40 chilogrammi di composto di uranio erano conservati in un laboratorio di ricerche, ha riferito l'ambasciatore iracheno alle Nazioni unite, Mohamed Ali Alhakim, secondo cui il materiale può essere utilizzato "per armi di distruzione di massa".
 
Nonostante il quantitativo limitato, aggiunge il diplomatico, questo materiale nucleare può consentire a gruppi terroristici che abbiano le competenze necessarie di utilizzarlo "separato o in combinazione con altri materiali per i loro azioni terroristiche". 
 
Secondo Alhakim, il materiale potrebbe anche essere contrabbandato fuori dall'Iraq. Una fonte dell'amministrazione Usa ha comunque osservato che probabilmente non si tratta di uranio arricchito e quindi non può essere quasi sicuramente utilizzato per produrre un'arma nucleare. 
 
In una lettera, datata 30 giugno, l'ambasciatore aveva riferito invece che i terroristi avevano preso il controllo di un'antica fabbrica irachena in cui si custodivano rimanenze dell'antico programma di armi chimiche del Paese
 
Iraq è immerso in una gravissima crisi dovuta all'avanzare dei gruppi ribelli sunniti, che lo scorso 10 giugno hanno preso il controllo di Mosul e da lì si sono allargati in altre zone del Paese. Lo scorso 29 giugno, l'organizzazione estremista sunnita Stato Islamico ha dichiarato l'instaurazione di un califfato islamico nella zona a cavallo tra Iraq e Siria e ha proclamato il leader, Abu Bakr al Baghdadi, "imam e califfo dei musulmani di tutto il mondo".