Venerdì 19 Aprile 2024

Inps, reddito minimo a over 55. Boeri: "A giugno la proposta". Crolla la cig in deroga

L'annuncio del presidente Tito Boeri. "Il trasferimento sarà basso e non esporrà al rischio di non mettersi in cerca di un lavoro". Generalmente, solo il 10% trova un nuovo impiego. Poletti: "Proposta interessante". L'Inps ha autorizzato a marzo 61,6 milioni di ore di cassa integrazione con un calo del 43,8% su marzo 2014 e del 5,9% su febbraio 2015. Scetticismo della Cgil: "Il calo risente soprattutto del crollo della deroga a causa della carenza di stanziamenti (-91,2%)"

Tito Boeri

Tito Boeri

Milano, 20 aprile 2015 - L'Inps presenterà "a giugno" una proposta per introdurre "un reddito minimo garantito per le persone tra i 55 e 65 anni". Lo ha detto il presidente Tito Boeri. "Non credo che dare loro un trasferimento, che sarà basso - dice - li esponga al rischio di non mettersi in cerca di un lavoro". Si tratta di persone che "difficilmente trovano un nuovo impiego (solo il 10%)".

La scelta deriva da una constatazione allarmante: la recessione in Italia ha generato povertà. Lo sottolinea il presidente dell' Inps, Tito Boeri, spiegando che "il fattore trainante della povertà è la perdita di lavoro". "La povertà in Italia durante questa grande recessione è aumentata di un terzo", spiega Boeri durante un convegno all'Università Bocconi, sottolineando che "ha interessato le fasce più giovani, ma anche le persone tra 55 e 65 anni". E questa "è una nuova emergenza per il Paese che si è aggiunta a quella giovanile". 

La proposta di un reddito minimo per gli over 55 che abbiano perso un lavoro "è una delle soluzioni possibili ed è interessante" di fronte a un "tema che abbiamo in discussione, ovvero il problema con chi è avanti con l'età e perde il lavoro". A sostenerlo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine di un convegno sul jobs act a San Stino di Livenza, nel veneziano. "L'Inps è un grande istituto che ha elementi di analisi e valutazione, fa elaborazioni, lavora col ministero. E' sicuramente una delle cose che può fare", ha concluso.

Per fortuna, però, ci sono anche buone notizie. L' Inps ha autorizzato a marzo nel complesso 61,6 milioni di ore di cassa integrazione con un calo del 43,8% su marzo 2014 e del 5,9% su febbraio 2015. Lo fa sapere l'Istituto. Il calo tendenziale risente della diminuzione di tutti i tipi di cassa ma soprattutto del crollo della deroga a causa della carenza di stanziamenti (-91,2%). Ma la Cgil mette in guardia: "Il calo del ricorso alla cassa integrazione non può essere scambiato come un segnale di miglioramento della situazione produttiva nel nostro Paese". Il crollo, spiega la Cgil, "si spiega con un'unica ragione: l'esaurimento delle insufficienti risorse rese disponibili dai provvedimenti di legge del 2014, a partire dalla Legge di stabilità. A ciò va, inoltre, aggiunto l'effetto dei provvedimenti di legge messi in essere per il 2015, sempre in materia di ammortizzatori sociali, corrispondenti ad una riduzione delle risorse rispetto al '14 di oltre il 50% e di una riduzione della copertura di durata di quasi il 60%". 

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