Giovedì 25 Aprile 2024

Influenza, l'appello degli igienisti: riprendere il ritmo delle vaccinazioni

Virus influenzale, gli igienisti italiani raccomandano la ripresa delle vaccinazioni in autunno

Virus influenzale, gli igienisti italiani raccomandano la ripresa delle vaccinazioni in autunno

Bologna, 16 giugno 2015 - La vaccinazione antinfluenzale è fondamentale, soprattutto in alcune categorie di soggetti a rischio, ad esempio le persone affette da malattie croniche, con un sistema immunitario fragile o compromesso, e gli anziani. L'ultima stagione invernale, complice il cosiddetto caso Fluad, è da dimenticare - afferma Carlo Signorelli, Presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) - il Ministero della Salute ha varato il 9 giugno la bozza del nuovo piano nazionale della prevenzione, le società scientifiche come la SItI sono impegnate in prima linea con diverse iniziative. Tutti devono sostenere le campagne per le vaccinazioni di provata efficacia. C'è in gioco la salute della popolazione e per certi versi anche la sostenibilità del sistema sanitario.

Tempo di bilanci per gli esperti di sanità pubblica riuniti oggi a Bologna al convegno sul tema Influenza, quando un vaccino diventa un caso pubblico. I medici sono preoccupati - sottolinea Fausto Francia, Direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’AUSL di Bologna e presidente del convegno -. Quanto accaduto lo scorso autunno, con l’erroneo collegamento tra alcune morti e la vaccinazione, ha determinato un eccesso di ricoveri e di mortalità perché molti pazienti a rischio non erano protetti.

L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha emanato una serie di raccomandazioni in vista della prossima campagna antinfluenzale. Anche oltreoceano, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta hanno fatto modificare la composizione del vaccino per i mesi a venire. I dati del nostro Paese evidenziano che oltre 6,2 milioni di persone hanno fatto i conti con l’influenza.

Uno dei vaccini più diffusi, Fluad, è stato al centro di polemiche, rivelatesi poi infondate, per la sicurezza di alcuni lotti di prodotto. Tanto è bastato per ingenerare timori in una parte consistente dell’opinione pubblica tali da arrivare a temere meno l’influenza rispetto al vaccino che la previene. Si è trattato di un cortocircuito nella comunicazione avvenuto a più livelli, nelle istituzioni, nei media e nella società civile, che quest’anno ha prodotto i suoi effetti: un maggior numero di casi negativi e un impatto considerevole sulle complicanze e sui ricoveri ospedalieri.

Il calo delle vaccinazioni si registra da anni e desta perplessità negli esperti, come sottolinea Michele Conversano, past president degli igienisti. Per quanto riguarda il caso Fluad, l'Istituto Superiore di Sanità e l'Agenzia Italiana del Farmaco avevano comunicato che le analisi di laboratorio effettuate sui lotti erano conformi, ma in una parte consistente dell’opinione pubblica si era ormai formata l’idea che l’antinfluenzale non era sicuro con il conseguente calo delle vaccinazioni. In occasione del convegno organizzato a Bologna erano in programma anche gli interventi di Silvestro Scotti, Giancarlo Icardi, Roberto Gasparini, Maria Grazia Pompa, Giovanni Gabutti, Pierluigi Viale e Claudio Cricelli. si è parlato di sorveglianza epidemiologica, antibioticoresistenza, ruolo del medico di famiglia e costi sociali. Moderatore della tavola rotonda conclusiva Federico Mereta, giornalista medico scientifico.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale