"Incesto è normalità in alcune zone della Campania"

L'allarme lanciato dal Garante dei minori: "Abusi in famiglia, fenomeno consistente e sommerso"

Violenza sui minori (foto archivio)

Violenza sui minori (foto archivio)

Napoli, 21 giugno 2016 - Anche solo l'idea lascia attoniti. Eppure, secondo quanto sostiene il garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Campania, è una realtà: l'incesto è praticato regolarmente in alcune aree della regione. Cesare Romano ha presentato oggi a Napoli una ricerca che stima in oltre 200 i casi di maltrattamenti e violenza fra le mura domestiche. "Abbiamo testimonianze dirette e indirette, che ci sono intere zone" in "quartieri molto critici" in cui "l'abuso sessuale, l'incesto, è elevato a normalità", ha detto spiegando l'indagine realizzata a partire da un campione della popolazione.  

Tra le località incriminate compaiono Salicelle ad Afragola, Madonnelle ad Acerra e alcuni quartieri di Napoli. Non ultimo Caivano, diventato tristemente noto per la morte della piccola Fortuna Loffredo, violentata e gettata dal balcone. 

"Il fenomeno è abbastanza consistente, trasversale e molto sommerso", ha affermato Romano. "Vogliamo accendere i riflettori e fare qualcosa che sia non solo un approfondimento ma soprattutto prevenzione e contrasto". 

Alla presentazione della ricerca è intervenuto anche don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell'Associazione Meter Onlus, parroco in prima linea contro la pedofilia. Solo il concetto di prevenzione non basta più, serve iniziare un percorso nuovo". Certo, i bambini vanno anche educati, sostiene Di Noto, ma  "l' incesto è un reato e quando si accerta un incesto, l'autorità giudiziaria deve intervenire".