Immigrati, un'altra strage al largo della Libia: 10 morti, 70 dispersi

La marina libica ha tratto in salvo fra 80 e 90 persone e recuperato dieci corpi

Nuova tragedia dell'immigrazione (foto d'archivio Olycom)

Nuova tragedia dell'immigrazione (foto d'archivio Olycom)

Tripoli, 2 ottobre 2014 - Una nuova strage di immigrati clandestini. Dieci migranti africani sono morti e una settantina risultano dispersi a seguito del naufragio della loro imbarcazione al largo delle coste libiche. Lo ha annunciato un responsabile della guardia costiera libica.

La marina libica ha tratto in salvo fra 80 e 90 persone e recuperato dieci corpi, ha affermato la fonte in condizioni di anonimato, precisando che fra 170 e 180 persone sarebbero state a bordo del barcone, secondo le testimonianze dei superstiti.  Due donne figurano fra le vittime, ha precisato la stessa fonte, secondo la quale il barcone su cui viaggiavano si è rovesciato a tre miglia dalle coste al largo della località di Guarabouli, 60 chilometri ad est di Tripoli.

La Libia è un Paese di transito verso le coste europee per centinaia di migliaia di migranti soprattutto africani. Una volta sulle coste libiche, si ammassano su delle imbarcazioni di fortuna per tentare la pericolosa traversata del Mediterraneo verso Malta o Lampedusa. L'anarchia che regna il Libia ha lasciato il campo libero agli scafisti che hanno moltiplicato le partenze nelle ultime settimane. Secondo l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr), più di 2.200 persone sono morte tentando di attraversare il Mediterraneo da giugno. E 130.000 sono arrivate in Europa via mare dal primo gennaio, ovvero più del doppio che durante tutto il 2013.