Giovedì 25 Aprile 2024

Il punto di non ritorno

Sandro Rogari

IL rovesciamento del tavolo da parte di Doris Lo Moro della minoranza dem non è casuale. Sulla elettività dei senatori la minoranza Pd non vuole mollare perché questo è il vero cavallo di Troia che rassicura i senatori. Qui si trovano solidarietà trasversali e occulte, si ricompattano i fronti di battaglia. Bene ha fatto il ministro Boschi a dichiarare che il tavolo di discussione resta aperto. Ma l’importante è intendersi su cosa. Dopo due letture e due votazioni non è possibile pensare di tornare al Senato elettivo emendando l’articolo 2. La presidente di Commissione Finocchiaro l’ha escluso e di norma il presidente del Senato non contraddice. Sarebbe un punto a capo e soprattutto cadrebbe tutto il castello su cui poggia la riforma. Un non senso.  Di fatto quello prospettato è un Senato dei territori. Di fatto è simile a quello di altri democraticissimi paesi europei. Di fatto liquida, finalmente, il bicameralismo perfetto. Non si può tornarci sopra. Se alla fine l’unica soluzione sarà il rinvio in aula e la cosiddetta “conta” le responsabilità di questo irrigidimento saranno comunque gravi. Gravissime se sul punto il governo dovesse cadere. Nefaste se la rottura affossasse una riforma a lungo attesa. L’Italia non se lo merita.