Giovedì 25 Aprile 2024

I 30 anni di Scarlett Johansson, intensità e sensualità da diva precoce

Portamento, posture del corpo sinuoso, sguardi ammaliatori, sorrisi coinvolgenti suscitano empatia senza fine. e una recitazione che cresce, senza stop

Scarlett Johansson (Alive)

Scarlett Johansson (Alive)

Roma, 21 novembre 2014 - E’ dai tempi di Marilyn che il cinema americano non vantava una star capace di coniugare sensualità con fascino. Stessa attitudine ad attrarre magneticamente gli sguardi e a illuminare lo schermo. E se si vuole stessa taglia e medesimi colori. La differenza è che la diva del secolo scorso era nata in una famiglia difficile e aveva debuttato con pose da calendario, mentre quella di oggi è figlia di un architetto e di una produttrice; ha avuto un’infanzia felice e la fortuna di incontrare a quattordici anni un mostro sacro come Robert  Redford.  Era il 1998 e in L’uomo che sussurrava ai cavalli Scarlett Johansson possedeva già le stimmate di una vera stella: era donna in grado di turbare da adolescente così come oggi è donna capace di suggerire la più ampia gamma di reazioni. Compreso una imprevedibile tenerezza suggerita dalla sua recentissima maternità (una figlia avuta dal fidanzato Romain Dauriac).

L’attrice compie in questi giorni trent’anni ma la sua bellezza devastante (copyright di Woody Allen) la rende senza età. Icona di sensualità indiscussa, Scarlett Johansson dispone di un sex appeal lampante, di quelli che attraggono irresistibilmente ma, al tempo, stesso intimoriscono. Portamento, posture del corpo sinuoso, sguardi ammaliatori, sorrisi coinvolgenti suscitano empatia senza fine. Di cui lo schermo si nutre ormai da quindici anni in un crescendo che suscita l’invidia di rivali che in realtà non ci sono. E’ che Scarlett Johansson è soprattutto una interprete moderna, efficace, duttile e dotata di una sensibilità rara, di quelle che in genere non vengono mai associate ( fu la tragedia di Marilyn Monroe, che guarda caso a trent’anni aveva già bruciato tutto) a un corpo da copertina.  

Hollywood le avrebbe fatto interpretare a sazietà il ruolo più scontato dell’ “altra donna” della “sciupa famiglie” ( i produttori ci provarono con quei film metà dramma, metà commedia come La verità è che non le piaci abbastanza) ma l’attrice ha saputo avere un rapporto con la macchina dell’industria hollywoodiana di giusta tensione. Accettando blockbuster come Iron Man e  il recente Captain America (magari solo per tornare sul set con Robert Redford) ma frequentando soprattutto registi sicuri e indipendenti come Sofia Coppola ( il primo ruolo consapevole in  Lost in Translation) Christopher Nolan   la donna contesa di The Prestige) e soprattutto Woody Allen. 

Quello con Woody Allen è stato un incontro felice per la carriera dell’attrice: in Match Point Scarlett Johansson ha trovato la migliore sintesi della sua carriera: sensualità coinvolgente in un quadro drammatico di raffinata fattura. Chi non la ricorda nel parco, sotto la pioggia con i vestiti zuppi che le disegnavano il corpo mozzafiato poco prima di essere baciata appassionatamente da Jonathan Rys-Meyers  fatalmente attratto, fino alla rovina, dalla bella americana?  Woody Allen (che l’ha diretta anche nel sottovalutato Vicky, Cristina, Barcelona)  ha avuto con Scarlett Johannson un rapporto di cinematografica passione simile a quello che Hitchcock ebbe per Janet Leigh, non a caso reinterpretata da Scarlett nel bio-movie dedicato al maestro del brivido, o, andando più a ritroso, che Josef von Sternberg ebbe con Marlene Dietrich.  E da queste relazioni sognate escono sempre momenti di set estremamente felici. 

La sua intensità interpretativa riconosciuta da tutti, ma non ancora premiata dall’Oscar anche per una certa ritrosia a partecipare a quell’universo, ha ricevuto anche il battesimo del palcoscenico. Non tutti sanno infatti che la sua interpretazione a Broadway di La gatta sul tetto che scotta ha trasformato per sempre in idolo biondo quello che era stato il modello bruno di Liz Taylor. Una lunga teoria di successi attende probabilmente Scarlett Johansson specie se saprà mantenere un apprezzabile under statement nella sfera privata , turbato solo all’epoca della burrascosa relazione con Sean Penn. E i suoi progetti appena annunciati fanno pensare al meglio. Scarlett non è tra le dive più pagate ma sicuramente tra le più amate. Se non di tutti i tempi, sicuramente del nostro.