Fmi, Atene: "Intesa con creditori è vicina". Varoufakis: "Sì riforme, stop austerità". Tonfo in Borsa

Dopo le dichiarazioni del ministro degli Interni la precisazione del portavoce del governo che aggiusta il tiro: "E' responsabilità del governo fare fronte ai propri obblighi". Il viceministro greco agli Affari europei: "Accordo anche a tappe". Soffrono le borse: Atene chiude a -3,11%. Nuovo attacco contro la Ue di Varoufakis, che domani avrebbe dovuto ricevere a Torino la laurea honoris causa ma è stato costretto a cancellare l'impegno.

L'ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis con l'ormai ex premier Alexis Tsipras (Ansa)

L'ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis con l'ormai ex premier Alexis Tsipras (Ansa)

Atene, 25 maggio 2015 - Il governo greco è "pronto a realizzare un'agenda che includa tutte le riforme" chieste, ma l'ostacolo nella trattativa resta l'austerity "più che doppia" imposta alla Grecia rispetto agli altri, che si vorrebbe continuasse con surplus primari "insostenibili". Lo scrive il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis su Project Syndicate. "Il nostro governo non può accettare e non accetterà una cura che si è dimostrata per cinque lunghi anni peggiore del male", aggiunge Varoufakis che respinge in particolare gli obiettivi di avanzo primario "insostenibili" e definisce "assurdo" sostenere che Atene non abbia raggiunto un "sufficiente consolidamento fiscale".

Atene corre ai ripari dopo le dichiarazioni del ministro degli interni Nikos Voutsis che ieri hanno fatto tremare l'Europa e i mercati. "Non abbiamo soldi, non pagheremo il Fondo monetario internazionale", diceva Voutsis. Oggi dal portavoce del Governo, Gabriel Sakellaridis, arriva la cauta precisazione se non una vera e propria marcia indietro: "La Grecia e i suoi creditori hanno una necessità imperativa di raggiungere un accordo il prima possibile"Sakellaridis parla di un'intesa entro l'inizio di giugno. "Finché saremo nella posizione di pagare i nostri impegni, li pagheremo. E' responsabilità del governo essere in una posizione di fare fronte ai propri obblighi", ha inoltre indicato il portavoce.

"Le quattro rate per l'Fmi (da pagare tra il 5 e il 19 giugno, ndr) valgono 1,6 miliardi, questo denaro non sarà versato e non ce n'é da versare", aveva dichiarato Voutsis alla tv greca Mega. Sakellaridis oggi ha precisato che il Governo non sta affatto valutando di raggruppare tutti i pagamenti all'Fmi in un'unica tranche a fine giugno, smentendo quindi le indiscrezioni che sono in merito. E' inoltre "irresponsabile" - ha sottolineato il portavoce del Governo - ogni congettura sull'introduzione di controlli dei capitali imposti alle banche greche. "E' una possibilità che semplicemente non esiste", ha detto Sakellaridis.

Anche il viceministro greco agli Affari europei Nikos Hountis, intervistato oggi all'emittente Tv privata Mega Channel, conferma l'intenzione di trovare un accordo con i creditori che risolva l'impennata del debito. Magari un accordo da "attuare a tappe". Hountis ha infine affermato che l'intesa da raggiungere conterrà disposizioni per una ristrutturazione del debito, senza la quale - ha sostenuto - nessun programma può avere successo.

SOFFRONO LE BORSE - Intanto con la crisi di liquidità paventata della Grecia soffrono le borse europee. Corsa alle vendite sui titoli azionari, soprattutto sui listini dei paesi "periferici": l'avanzata del movimento Podemos in Spagna, dopo le elezioni amministrative del week end, e la chiusura di Wall Street per il Memorial Day non offrono motivi d'acquisto per gli investitori. Madrid è la peggiore e cede il 2,2%, Milano arretra del 2,09%, appesantita dai bancari e da Fiat Chrysler (-3%), Lisbona scivola dell'1,4%. E il nuovo allarme sul default della Grecia fa ovviamente chiudere in rosso il listino di Atene, trascinato al ribasso dai titoli bancari e da quelli immobiliari. Alla fine l'indice principale segna -3,11% con Piraeus Bank che lascia sul terreno oltre il 6%.

VAROUFAKIS LAUREATO A TORINO - ​Domani il ministro più popolare del governo Tsipras avrebbe dovuto essere a Torino per ricevere la nomina di professore ad honorem dello Iuc, l'International University College. Varoufakis dunque non terrà la prevista Lectio Magistralis al Campus Einaudi. Il cambio di programma si è reso necessario per via dell'evolversi - in maniera preoccupante - dello scenario greco.