Mercoledì 24 Aprile 2024

Brasile, giudice di San Paolo blocca WhatsApp

La sospensione è stata decisa dopo che WhatsApp si è rifiutata di rimuovere alcune foto di "bambine e minorenni esibite sessualmente", che sono al centro di una indagine

Il logo di WhatsApp (Ansa)

Il logo di WhatsApp (Ansa)

San Paolo, 28 febbraio 2015 - Un giudice brasiliano ha ordinato la sospensione del servizio di messaggistica istantanea WhatsApp su tutto il territorio nazionale, "fino al compimento dell'ordinanza giudiziaria". Il servizio è però ancora in funzione in quanto gli operatori di telefonia mobile hanno presentato ricorso contro la decisione del giudice dello stato di Piauì Luiz Moura Correia, che non ha voluto rivelare il motivo della decisione. "È coperto dal segreto istruttorio", ha detto. 

La segreteria di pubblica sicurezza dello stato del Nordest brasiliano ha però rivelato che la sospensione è stata decisa dopo che WhatsApp si è rifiutata di rimuovere alcune foto di "bambine e minorenni esibite sessualmente", che sono al centro di una indagine condotta dal 2013 dalla procura dei minori di Teresina, capitale dello stato di Piauì. Facebook, proprietario di WhatsApp, ha affermato in una nota che le operazioni delle due compagnie sono indipendenti e che quindi non intende prendere posizione sulla vicenda. SindiTelebrasil, il sindacato che riunisce gi operatori di telefonia mobile nel Paese sudamericano, ha definito "sproporzionata" la decisione del giudice. "La misura è sproporzionata, perchè per ottenere informazioni su un esiguo numero di persone, negate dalla proprietaria di WhatsApp, si vuole interrompere il servizio in tutto il Paese. E per questo motivo, si chiede l'applicazione della misura agli operatori di telefonia, che non hanno alcuna relazione con quel servizio", si legge in una nota.