Milano, 6 maggio 2016 – La chirurgia della mano è la specialità che si occupa dell’arto superiore nella sua interezza, dalla spalla al gomito fino alla punta delle dita. Domani (sabato 7 maggio) nelle principali città italiane si celebra la Giornata Nazionale per la Salute della Mano. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini sul corretto approccio verso le principali patologie della mano e renderli consapevoli del ruolo degli specialisti in questo senso.
Pochi considerano ad esempio che la buona riuscita di un intervento alla mano dipende non solo dall’abilità del chirurgo e del suo team, ma anche dall’avvio tempestivo di una opportuna riabilitazione, diversamente ci ritroveremmo con una operazione tecnicamente perfetta ma con un arto inservibile perché è stato lasciato troppi giorni inattivo. Per discutere di questo e altro si sono mobilitati i centri aderenti all’iniziativa su tutto il territorio nazionale, che offriranno ai cittadini un check up gratuito o informazioni preziose, a seconda dei casi.
«Per ogni Centro, uno o più specialisti saranno a disposizione dei cittadini per una consulenza gratuita - afferma Roberto Adani, Presidente della Società Italiana di Chirurgia della Mano (SICM) che promuove l’iniziativa con SOBI -. Si tratta di un momento estremamente importante, in pratica, mettiamo le nostre competenze al servizio della popolazione con consulti clinici, consigli terapeutici e supporto a coloro che, per età o problemi motori, riscontrano difficoltà ad accedere ai tradizionali iter ambulatoriali».
A livello ambulatoriale le patologie più comuni sono le artrosi, le malattie degenerative, quelle reumatiche, le malattie tendinee e le malformazioni congenite, oltre alle lesioni nervose, agli esiti di traumi sul lavoro e incidenti domestici, al tunnel carpale e al dito a scatto. Un’altra condizione, dove il ruolo del chirurgo della mano è prioritario, è la malattia di Dupuytren. «Una patologia di natura fibro-proliferativa, potenzialmente invalidante, che colpisce soprattutto gli uomini dai 40 ai 60 anni, provocando la flessione progressiva di una o più dita, cui segue l’inevitabile limitazione della completa estensione della mano - spiega il Professor Giorgio Pajardi, Direttore della Chirurgia della Mano all’Ospedale San Giuseppe, Gruppo MultiMedica di Milano - Spesso, non viene diagnosticata dai medici non specialisti e, di conseguenza, o non viene trattata o risulta gestita in maniera non adeguata. In tal senso, giornate come questa del 7 maggio, sono fondamentali per portare i pazienti nel posto giusto al momento giusto, in modo da approcciare una patologia come quella di Dupuytren nei suoi stadi iniziali e con tecniche mininvasive per il paziente».
Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale