Venerdì 19 Aprile 2024

Gianna Nannini patteggia un anno e due mesi per evasione fiscale, pena sospesa

Il suo legale, Giulia Bongiorno, ha raggiunto un accordo con la procura. L'avvocato: "Gianna Nannini, amareggiata e sorpresa dalla vicenda, nel ribadire l'assoluta trasparenza della propria condotta...gli addebiti sono riferibili esclusivamente all'operato di soggetti terzi nei quali nutriva una sconfinata e tuttavia malriposta fiducia"

La cantante senese Gianna Nannini

La cantante senese Gianna Nannini

Milano, 30 giugno 2015 - Accolta dal gup di Milano, Fabio Antezza, la richiesta di patteggiamento di Gianna Nannini. La cantante è accusata di una presunta evasione fiscale da 3 milioni e 750 mila euro. Nei giorni scorsi il legale della rockstar, l'avvocato Giulia Bongiorno, avrebbe raggiunto l'accordo con la Procura.

Un anno e due mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena e la non menzione nel casellario giudiziale. È questa la pena patteggiata da Gianna  Nannini. Nell'ambito del contenzioso tributario, la rockstar aveva già raggiunto un accordo di risarcimento con l'Agenzia delle entrate, saldando così il suo debito con il fisco. Da quanto si è saputo, il difensore di Gianna Nannini, l'avvocato Giulia Bongiorno, nella fase delle indagini aveva depositato alcune fatture che l'accusa riteneva inesistenti. In questo modo, secondo la difesa, l'importo della presunta evasione si sarebbe ridotto a circa un milione di euro.

NON ERA COLPA MIA - "Gianna Nannini, amareggiata e sorpresa dalla vicenda, nel ribadire l'assoluta trasparenza della propria condotta, nega recisamente qualsiasi interposizione fittizia con società estere e sottolinea che gli addebiti sono riferibili esclusivamente all'operato di soggetti terzi nei quali nutriva una sconfinata e tuttavia malriposta fiducia". Lo ha sottolineato l'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Gianna  Nannini, dopo il patteggiamento della rockstar. "La decisione della Gmg Musica Srl di sancire un accordo conciliativo con l'Agenzia delle entrate - ha spiegato l'avvocato - deriva dalla volontà di mettere al più presto la parola fine ad un doloroso capitolo giudiziario. In questo quadro si inserisce la decisione di Gianna Nannini di collaborare con la Procura, nella persona del dottor Adriano Scudieri, e così definire il procedimento con il rito del patteggiamento".