Giancarlo Giannini racconta l'arte del conciatore

A Firenze l'evento 'Le parole di un'arte' promosso da Lineapelle

Giancarlo Giannini (Olycom)

Giancarlo Giannini (Olycom)

Firenze, 11 maggio 2016 - "Le parole di un'arte", è questo il titolo della pièce che stasera Giancarlo Giannini reciterà per raccontare al mondo l'antico mestiere del conciatore per l'evento in Palazzo Vecchio promosso da Lineapelle e dal nuovo direttore generale e amministratore delegato Fulvia Bacchi (Nella foto a destra). Il grande attore reciterà un testo che racconta il mondo della pelle e i suoi segreti nello splendore del Salone dei Cinquecento. Trecento gli invitati, in pole position gli imprenditori del settore primi fra tutti quelli del comprensorio toscano di Santa Croce e Ponte a Egola, espositori della fiera che a settembre si terrà nelle stesse giornate della moda donna, autorità e stampa.

Fulvia Bacchi"Abbiamo commissionato una ricerca all' Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano - racconta Fulvia Bacchi - per il loro Osservatorio di terminologie e politiche linguistiche sul lavoro nelle concerie. E abbiamo scoperto quanto fin dall'età medicea la Toscana fosse fondamentale per il settore. Di qui l'idea di una pièce fatta recitare da Giancarlo Giannini qui a Firenze con le antiche parole dei conciatori, raccolte anche dal passaparola e dalle interviste a vecchi artigiani che stasera sono nostri ospiti".  Tra le antiche parole, tratte anche dal manuale di Leopoldo de Medici del 1650 anche il verbo "sciabordare" riferito al lavoro dell'operaio sulla vasca per tingere le pelli col tannino, "mesciolo" per il secchio e "bollendo" per il mestolo gigante che si usava per la concia a mano.