Giovedì 25 Aprile 2024

Galan non è più deputato: la Camera vota sì alla decadenza

Galan è condannato in via definitiva nel processo Mose. Hanno votato tutti a favore della decadenza tranne forza Italia, che attacca: la legge Severino è un mostro giuridico

Giancarlo Galan ai tempi in cui era ministro dell'Agricoltura (Ansa)

Giancarlo Galan ai tempi in cui era ministro dell'Agricoltura (Ansa)

ROMA, 27 APR - Giancarlo Galan non è più deputato. La Camera ha approvato la decadenza dal seggio di Montecitorio sulla base della legge Severino: Galan infatti è stato condannato in via definitiva nell'ambito del processo Mose.  I voti a favore sono stati 388, i voti contrari 40. Hanno votato tutti a favore tranne Forza Italia. Alla Camera - ha annunciato il presidente di turno Luigi Di Maio - subentra come deputato Dino Secco e da oggi, ha spiegato ancora l'esponente di M5S, decorre il termine di 20 giorni per la presentazione di eventuale ricorsi.

I 5 STELLE ESULTANO - "Il MoVimento 5 Stelle è  stato fondamentale per tenere alta l'attenzione delle altre forze politiche sul caso Galan e per accelerare i tempi della sua decadenza - affermano i parlamentari pentastellati - Oggi la Camera ha fatto solo il suo dovere di fronte a un caso che non ammetteva esitazioni: non si può continuare a essere deputati della Repubblica nonostante una condanna definitiva. Resta comunque una macchia su questa vicenda: è inaccettabile che Galan abbia continuato a percepire il proprio stipendio dal giorno della sua condanna a due anni e dieci mesi fino a oggi. Il nostro obiettivo è quello di eliminare del tutto i privilegi della casta, perché i parlamentari devono essere cittadini tra i cittadini e non super partes".

SISTO (FI): MOSTRO GIURIDICO - Di tutt'altro parere il deputato di Forza Italia, Francesco Paolo Sisto: "Il mostro giuridico che oggi ci porta a esprimere un voto sulla decadenza di Giancarlo Galan, ossia la legge Severino, non merita di sopravvivere alla necessaria verifica della sua conformità ai princìpi fondamentali, di matrice nazionale ed europea. Questa è il fulcro del tema ed è questo il motivo, squisitamente tecnico, per cui Forza Italia voterà contro la decadenza".