Mercoledì 24 Aprile 2024

Genova, sversamento di petrolio nel torrente

Si lavora per evitare che il greggio finisca in mare. L'incidente causato dalla rottura delle tubature che collegano il Porto Petroli alla raffineria Iplom di Busalla. Il governatore Toti: "E' un'emergenza nazionale". Il sindaco Doria: "Valutiamo la richiesta danni"

Genova, sversamento di petrolio nel torrente (Ansa)

Genova, sversamento di petrolio nel torrente (Ansa)

Genova, 18 aprile 2016 - Nel giorno in cui continuano le polemiche per l'esito del referendum sulle trivelle, a Genova si lavora senza sosta da ieri sera per arginare un grande svernamento di greggio nel rio Fegino e nel torrente Polcevera causato dalla rottura delle tubature che collegano il Porto Petroli alla raffineria Iplom di Busalla. L'azienda informa che l'incidente si è verificato mentre era in corso il trasferimento di greggio da una nave. Verificato un calo di pressione il pompaggio è stato immediatamente interrotto, spiega la nota della Iplom, nella quale si afferma che è stato subito attivato il piano di emergenza. Nella notte per impedire che gli idrocarburi finissero in mare sono state posizionate delle panne di contenimento in più punti lungo il corso del torrente. Dall'oleodotto sarebbero fuoriuscite diverse decine di metri cubi di petrolio, referiscono i tecnici dell'Arpa. I vigili del fuoco, per limitare gli effetti dell'incidente, hanno utilizzato anche degli speciali schiumogeni.

L'INDAGINE - La Procura di Genova ha aperto un'inchiesta a carico di ignoti per stabilire le cause della fuoriuscita e accertare eventuali responsabilità. L'impianto dell'Iplom è stato posto sotto sequestro. Si tratta di un atto dovuto per verificare cosa è accaduto ieri sera.

LA POPOLAZIONE - Nel frattempo gli abitanti delle zone dove è avvenuto l'incidente sono stati invitati a rimanere nelle proprie abitazioni. Il Comune ha inoltre disposto la chiusura di una scuola nel quartiere di Borzoli e della stessa via Borzoli, che è stata poi riaperta a senso unico alternato.

TOTI: EMERGENZA NAZIONALE - Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha effettuato un sopralluogo con l'assessore all'ambiente, Giacomo Giampedrone. "Siamo in contatto quasi costante con il ministro dell'ambiente Galletti, per decidere quali saranno i percorsi per chiedere i fondi necessari all'importante opera di bonifica e, se le condizioni di legge lo permetteranno, potremmo chiedere lo stato di emergenza". Poi ha sottolienato: "Questa non è solo un'emergenza regionale ma è nazionale, visto il danno ambientale. Serviranno fondi straordinari perché questo corso d'acqua ha subito un danno molto serio". Toti ha rilevato che "c'è stato un ottimo lavoro da parte di tutti, con grande competenza e celerità che ha impedito che parte del petrolio sversasse in mare e quindi il danno maggiore è stato evitato". Il governatore ha spiegato che si tratta di petrolio nigeriano "molto pesante" e ha rassicurato dicendo che le esalazioni "non rappresentano un problema per la popolazione".

IL MINISTRO GALLETTI - "Stiamo monitorando in tempo reale la situazione dello sversamento nel Polcevera - afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti -: dalle informazioni acquisite le squadre operative stanno lavorando con grande impegno per il recupero delle acque miste a miscele oleose e per scongiurare ogni possibile danno al mare. Da parte del ministero c'è la massima disponibilità a collaborare con le autorità locali: per questo ho anche inviato sul posto i tecnici dell'Ispra, a supporto di quelli dell'Arpal".

IL SINDACO DORIA - "Stiamo valutando se dal punto di vista legale ci sono le condizioni per chiedere i danni per questo incidente", ha detto il sindaco di Genova Marco Doria. "Stiamo anche valutando - ha aggiunto il sindaco - tutti i provvedimenti necessari per disciplinare queste attività che rischiano di creare danno". E ancora: "Tutte le nostre strutture di protezione civile sono impegnate da ieri per l'emergenza e continuano l'intervento fino a quando il pericolo per l'ambiente e per la salute non ci sarà più".