Giovedì 18 Aprile 2024

Tregua a Gaza, Israele riapre il valico di Erez. Netanyahu: "Calma durerà? Presto per dirlo"

Il valico è stato riaperto ai malati, commercianti, e palestinesi di Gaza che hanno permessi speciali. Si muovono anche i primi passi verso la ricostruzione della città

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh (Reuters)

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh (Reuters)

Gaza City, 27 agosto 2014 - Regge la tregua nella Striscia di Gaza entrata in vigore ieri alle 18 Italiane, e intanto Israele riapre il valico di Erez con la Striscia ai malati, ai commercianti e ai palestinesi di Gaza che hanno permessi speciali. Ridotta la 'zona di interdizione': agli agricoltori palestinesi è consentito avvicinarsi fino a 100 metri dal confine. Per i pescatori, la zona autorizzata torna a 6 miglia marine, e fra un mese passerà a 12.

E' apparso per la prima volta in pubblico dall'inizio del conflitto con Israele il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh. Quasi senza preavviso Haniyeh - che da 50 giorni, ovvero dall'inizio dell'offensiva, era nascosto in una località sconosciuta - è apparso in una piazza di Gaza City ed ha arringato la folla.

L'ACCORDO DEL CESSATE IL FUOCO - L'accordo raggiunto - che, riporta l'esercito israeliano, non è stato violato dalla sua entrata in vigore - prevede l'allentamento del blocco sulla Striscia per permettere il passaggio di soccorsi e dei materiali necessari per la ricostruzione di Gaza. Colloqui su questioni più profonde dovrebbero cominciare tra un mese. Fra i temi ancora da trattare ci sono: le richieste di Hamas di uno stop totale del blocco nella Striscia, di riaprire l'aeroporto e di avere un porto a Gaza; e la richiesta di Israele di un disarmo di Hamas. 

AL VIA RICOSTRUZIONE NELLA STRISCIA DI GAZA. A Gaza è cominciata la ricostruzione: bisogna innanzitutto riparare le linee elettriche e le infrastrutture per la distribuzione dell'acqua corrente, danneggiata nelle sette settimane di attacchi aerei israeliani. "Gaza in questo momento non ha acqua né elettricità e poi dobbiamo pensare all'istruzione, visto che molte scuole sono state distrutte o occupate da famiglie rimaste senza casa", ha detto Abbas. 

NETANYAHU - ''E' ancora presto per poter stabilire se sia stato effettivamente raggiunto un periodo prolungato di calma'', ha affermato tuttavia il premier israeliano Benyamin Netanyahu, assumendo toni cauti dopo aver esordito in una conferenza stampa affermando che Israele ha ottenuto grossi successi militari e politici su Hamas con l'operazione a Gaza. ''Saremmo felici di vedere le forze di Abu Mazen entrare a Gaza''. Netanyahu ha però aggiunto: ''Il presidente Abu Mazen deve decidere da che parte sta. Noi speriamo che continui a sostenere un accordo di pace con Israele'', mentre Hamas, ha rilevato il premier israeliano, ''vuole la nostra distruzione''. "Hamas è stata colpita duramente e non ha ottenuto nessuna delle sue richieste nel firmare il cessate il fuoco", ha sottolineato  Netanyahu.

LE VITTIME DEL CONFLITTO - Questo ultimo conflitto a Gaza, cominciato con il lancio dell'operazione israeliana 'Margine di protezione' lo scorso 8 luglio, ha provocato fra i palestinesi 2.143 morti e oltre 11mila feriti. Fra gli israeliani invece il bilancio è di 70 morti, tutti soldati tranne sei (gli ultimi due civili sono rimasti uccisi ieri da colpi di mortaio palestinesi lanciati poco prima dell'ingresso in vigore della tregua). Stando alle stime delle Nazioni unite, inoltre, nella Striscia sono state distrutte più di 17mila case e 100mila persone sono rimaste senza abitazione.