GALLIANI, ULTIMO ASSALTO A CARLETTO

Claudio Negri Madrid DOMANI anzi oggi è sempre un altro giorno. A mezzogiorno ci sarà l'ennesimo vis-à-vis paraculinario tra Carletto Ancelotti e Adriano Galliani, che lo vorrebbe di nuovo al Diavolo a riscaldar prelibate minestre con un menù di rilancio che si favoleggia imponente. Un'ora dopo le cinque della sera di ieri solo Ancelotti aveva il cuore in alto: al summit di un'ora scarsa all'Hotel Wellington, con Galliani e il raffinato mercatante Bronzetti, il Carletto è entrato e uscito col medesimo sorriso e il medesimo sopracciglio circonflesso. Il suo no grazie al Milan non s'è finora incrinato dopo l'amoroso, disperato assedio dell'Adriano e la compendiosa ansia di Silvio Berlusconi: «Finora niente di nuovo» era il bollettino mattinale del patron rossonero. Dopo l'esonero dal Real (ma a Madrid tutti gli vogliono bene) Ancelotti pensa innanzitutto alla salute l'intervento a Vancouver per l'intervento a una stenosi cervicale: partirà domani e poi all'anno sabbatico. La missione impossibile di Galliani resta dunque appesa al nodo della sua cravatta: «Ci stiamo provando, ma non è ancora sicuro». Pare che l'amministratore delegato agli alluci e ai lombi di panca, con le sue sottili arti, abbia tentato con qualche successo l'entourage dell'ex tecnico merengue in una gita mattutina a Valdebebas, la Milanello del Real. Galliani ha insinuato il tarlo del dubbio finanche in seno a Mariann, moglie di Carletto e al di lui figlio Davide, che ieri in serata ha cenato con papà. L'unico a persistere nel granitico no a meno di reboanti sorprese meridiane è proprio il chiaro soggetto del desiderio, e cioè Ancelotti medesimo. Cinque incontri in quattro giorni, due pranzi, due cene, una merenda, aperitivi e tapas più svariati alka-seltzer: in questo maggio madrileno di mandorli e fanciulle in fiore, Adriano Galliani ha tampinato Carletto Ancelotti in ogni luogo salvo quelli della decenza privata, ma non ne siamo sicuri. Un marcamento a uomo che il Gran Condé rossonero ha interpretato al meglio, nel vigore asfissiante di cui è capace quando è in missione per conto di Dio o del Grande Capo, come un Blue Brother calvo. Eppure ai più maliziosi, in attesa di improbabili smentite sull'esito del tampinamento, lo sforzo gallianesco appare solo come una ben strutturata ammuina, tanto rumore per nulla, una coreografia elettorale per conto terzi. Però Galliani era a Madrid anche per faccende di mercato. Con l'Atletico Madrid l'Adriano ha parlato (solo parlato?) di Mario Suarez, Mario Mandzukic e Alessio Cerci. Stasera comunque l'ad rientrerà a Milano. Da solo, si presume. O magari con la compagnia di un'idea: Antonio Conte. Intanto Barbara Berlusconi, sulla scelta genitoriale di non vendita del Milan ha commentato: «Mio padre ha avuto una grande opportunità, che ha deciso di non raccogliere. Ha fatto una scelta non semplice, ma di grande tutela. Evidentemente non si è sentito così sicuro. Il suo entusiasmo è di grande stimolo per tutti noi: lui vuole far tornare grande il Milan».