Mercoledì 24 Aprile 2024

Gabrielli: "Genova migliora, preoccupa lo spezzino. Criticità in Piemonte. Danni nel Parmense, nel Rodigino e in provincia di Mantova"

Lo dice il capo della Protezione Civile facendo il punto sul maltempo che sta interessando l'Italia.

ll capo del Dipartimento di Protezione Civile, il prefetto Franco Gabrielli (Ansa)

ll capo del Dipartimento di Protezione Civile, il prefetto Franco Gabrielli (Ansa)

Roma, 13 ottobre 2014  - "La situazione non è assolutamente tranquilla: l'allerta non è finita". Lo dice il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli facendo il punto sul maltempo che sta interessando l'Italia. A preoccupare, in questo momento, è in particolare la tenuta dei fiumi: "le piogge sono in attenuazione soprattutto sulla Liguria - sottolinea - ma i carichi si stanno riversando nei bacini e dunque aspettiamo per le prossime ore le ondate di piena". 

Al momento, spiega il capo della Protezione Civile, la situazione di Genova è in miglioramento mentre c'è "grande attenzione" per il fiume Magra, in provincia di La Spezia. Ci sono poi "serie criticità" in provincia di Alessandria e nel basso Piemonte, "danni significativi" in provincia di Parma, dove ci sono stati problemi anche alle comunicazioni, problemi in provincia di Rovigo, sulla costa toscana e in provincia di Mantova.

IN GUERRA CON DUE ASPIRINE  - Il maltempo continua a flagellare l'Italia, soprattutto al nord e, in una giornata che ha visto "una leggera attenuazione su Genova e la Liguria, sicuramente ci ha creato problemi" in altre regioni, dal Piemonte al Veneto. È il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli a spiegarlo, a Otto e mezzo su La7. Per domani si attendono "situazioni problematiche nel nord della Lombardia, e nel levante ligure".  Di qui il richiamo ad "avere un comportamento di autoprotezio, limitando al massimo la movimentazione sul territorio" perché "oltre il 95% delle vittime sono nei movimenti delle persone".  Quanto all'accaduto, a Genova il problema "è triplice. Esiste una condizione del territorio, è la condizione del malato, quindi prima ancora della responsabilità del medico bisognerebbe avere attenzione al malato quasi in fase terminale". Poi c'è il nodo degli interventi "agognati promessi e mai attuati". E poi c'è un problema di Protezione civile, sia al momento dell'allerta ma su questo - ha detto Gabrielli - sarei molto cauto. Molto poco si ha sul tema della pianificazione. In Liguria, "sicuramente l'Arpa, che è struttura regionale, che doveva prevedere una situazione di grande criticità ha sottovalutato eventi che poi si sono verificati, ma attenzione: si tratta di valutazioni probabilistiche, parliamo di metereologia", avvisa Gabrielli.  

"Mi mandano in guerra con due aspirine, nel 2011 ci sono stati cinque provvedimenti normativi che hanno annullato molte delle risorse, sul fondo nazionale per l'emergenza ci sono 70 milioni mentre negli ultimi due anni ne sarebbero serviti 1 miliardo e 300 milioni". Lo ha detto il capo della Protezione Civile su La7.  "Non spendiamo nulla che non sia stabilito dal consiglio dei ministri - ha aggiunto - nel caso di Genova i soldi che verranno stabiliti dal cdm riguarderanno le spese vive del soccorso, quindi assistenza alla popolazione e al sommo soccorso".