FI, Berlusconi alla riscossa: "Domani presenterò 20 campioni della società civile"

Durante il Consiglio nazionale del partito il leader parla anche di alleanza programmatica con la Lega di Salvini, ricompattazione del centrodestra, senato elettivo e premio di maggioranza alla coalizione. Infine, l'appello ai moderati su tasse, lavoro e giustizia

Silvio Berlusconi (Ansa)

Silvio Berlusconi (Ansa)

Roma, 4 agosto 2015 - "Una fondazione con 20 campioni della società civile", con l'obiettivo di portare FI sopra il 20 e contemporaneamente costruire il progetto 'Altra Italia'. Lo ha detto - secondo quanto viene riferito da fonti azzurre - Silvio Berlusconi al Consiglio nazionale del partito, spiegando che rimarrà comunque sempre presidente onorario di Forza Italia. Durante lo stesso incontro è anche stata approvata la modifica allo statuto che pone il limite di tre anni per i ruoli e gli incarichi di partito e obbligo di rispettare la parità di genere. Insomma, Forza Italia torna più agguerrita che mai, presentando anche un documento - approvato dall'ufficio di presidenza e che ora dovrà essere sottoposto al Consiglio Nazionale - in cui si parla, tra le altre cose, di alleanza programmatica con la Lega di Salvini, ricompattazione del centrodestra, senato elettivo e premio di maggioranza alla coalizione. 

BORDATE A RENZI - "Assistiamo oggi - si afferma nel documento di FI - alle crescenti difficoltà dell'esperienza di Matteo Renzi a Palazzo Chigi, e la sua caduta libera nei consensi ne è la dimostrazione". "I dati ci dicono che siamo il Paese dell'eurozona con il tasso di crescita più basso, dopo la Grecia, Cipro e la Finlandia. Il tasso di disoccupazione (12,7%) e in particolare della disoccupazione giovanile (44,2%) è al massimo storico dal 1977; stesso record registrato dal debito pubblico, in costante ascesa a 2.218 miliardi. Le previsioni a medio termine sono ancora più preoccupanti". "La pressione fiscale (43,5%) è di 1,7 punti più alta rispetto alla media dell'eurozona, ed assolutamente incompatibile con la possibilità di una qualsiasi ripresa". "Il numero dei nostri concittadini in povertà assoluta - conclude - non regredisce e si attesta sui 4 milioni. Il ceto medio si è ridotto in pochi anni dal 54% al 37% degli italiani. Il Sud è abbandonato a sè stesso"."Renzi - si afferma ancora nel documento - tenta di rabbonire il partito dei Pm, togliendo al Parlamento la prerogativa di decidere su quel che resta dell'immunità parlamentare. Questo comportamento rappresenta un segnale di rinuncia a qualsiasi riforma seria della giustizia". Poi si parla addirittura di "rischio regime": "Il percorso delle riforme è in una situazione di stallo perché il cosiddetto Italicum, approvato dal Parlamento con gravi forzature regolamentari, non corrisponde al disegno originario del 'Patto del Nazareno', che è stato disatteso nella lettera e nello spirito. Nel combinato disposto dell'Italicum con la riforma del Senato, l'Italia è a grave rischio di regime". 

RIFORME COSTITUZIONALI - "Noi - è scritto nel documento - proponiamo la revisione della riforma del bicameralismo paritario con l'elettività dei senatori e, per quanto riguarda la Legge elettorale, l'attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione e non alla lista". 

ALLEANZE - "Sul piano nazionale - prosegue il documento -, è pronto il cantiere delle idee e del programma, innanzitutto con la Lega. Le nostre proposte di meno tasse (Flat tax), meno burocrazia, meno Stato, più persona, più impresa, più famiglia, la nostra ricetta liberale dello sviluppo e del benessere, sono aperte al contenuto e alla elaborazione di alleati vecchi e nuovi". "Forza Italia è pronta a sostenere tutte le iniziative credibili destinate a ridurre la pressione fiscale, in particolare sulla casa; a rendere più flessibile il mercato del lavoro; a riformare, e soprattutto informatizzare e digitalizzare la burocrazia; e a ridurre i tempi della giustizia penale e civile".

L'APPELLO AI MODERATI - "L'attuale situazione di crisi dell'Italia chiede una grande riscossa democratica e liberale. Democratica per ritornare dopo quattro colpi di Stato in vent'anni a un governo eletto dal popolo, liberale per uscire dalla crisi economica e riprendere la via dello sviluppo", si legge nel documento che sottolinea come FI abbia "il compito storico di catalizzare le energie positive di questo Paese" unendo "tutti i movimenti e i partiti moderati. Essi si riconoscono nel primato della persona e delle sue libertà, nel privilegio accordato alla famiglia e alla società rispetto allo Stato. Quest'ultimo va reso più leggero, con una importante riduzione della spesa pubblica e con una profonda riforma della burocrazia, del fisco e della giustizia".

"SIAMO TESTA A TESTA" - "I sondaggi attribuiscono ormai i medesimi consensi alle coalizioni principali - prosegue la nota -. Il centrodestra unito è alla pari del centrosinistra in crisi". "Si tratta - si sottolinea - di recuperare consensi dal non voto, che è ormai un fronte che supera il 50% degli aventi diritto. Le ultime elezioni regionali e amministrative hanno rilanciato la nostra proposta politica. Si pensi alla Liguria e a Venezia, ma anche a Umbria e Arezzo".