Giovedì 18 Aprile 2024

Fmi: "L'Italia può crescere più della Germania"

Il Fondo Monetario vede a rialzo le stime per l'Italia: +0,8%, ma è meno di quanto previsto dal governo nel Def

Christine Lagarde (Olycom)

Christine Lagarde (Olycom)

Roma, 6 ottobre 2015 - Italia promossa dal Fmi mentre frena l'economia globale. Il Fondo Monetario ritocca al rialzo le stime per l'Italia che sperimenta una crescita "più forte del previsto", anche se comunque è meno di quanto previsto dal governo nel Def. Il pil del Belpaese quest'anno crescerà  dello 0,8% (0,1 punti percentuali in più rispetto alle stime), per poi accelerare a +1,3% nel 2016 (+0,1 punti percentuali) dopo una contrazione dello 0,4% nel 2014. "L'Italia può fare di più e in termini di crescita è di sicuro possibile che possa fare come o meglio della Germania, come auspicata dal premier Renzi", spiega Thomas Helbling del Fmi.

"Irregolare e moderata", invece, la crescita globale. Il  pil del mondo crescerà quest'anno del 3,1%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di luglio. Nel 2016 l'economia accelererà al 3,6%, ovvero 0,2 punti percentuali in meno a quanto precedentemente previsto. Resta invece a due cifre il tasso di disoccupazione nel nostro Paese, attestandosi al 12,2% quest'anno per poi calare all'11,9% nel 2016, dopo il 12,7% del 2014. Il Fmi precisa che il tasso di disoccupazione resta alto nell'area euro, soprattutto tra i giovani. Il debito pubblico dell'Italia invece dovrebbe salire al picco del 133,1% del Pil nel 2015, dal 132,1% del 2014, per poi scendere al 132,3% nel 2016 e al 123,0% nel 2020.  Per quanto riguarda il deficit, gli economisti del Fondo lo vedono in flessione al 2,7% del Pil quest'anno, dal 3% dello scorso, con ulteriori discese al 2% nel 2016 e allo 0,2% nel 2020. Le stime del Fmi, viene spiegato nel Weo, si basano su Legge di stabilità, Def e le misure successivamente approvate.

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