Martedì 23 Aprile 2024

Fmi: "L'Italia accelera". Ma crescono i timori sulla Cina

"Politica monetaria resti accomodante"

Christine Lagarde (Afp)

Christine Lagarde (Afp)

New York, 3 settembre 2015 - Ripresa economica globale "moderata" con rischi al ribasso, fra i quali la transizione cinese. Ma alcuni Paesi accelerano, fra cui l'Italia. Lo afferma il Fmi in un documento per il G20. E aggiunge: la politica monetaria deve rimanere "accomodante". Leggi: l'Europa non fermi il quantitative easing, ma, possibilmente, lo estenda. E anche la Federal Reserve, negli Stati Uniti, può permettersi di tenere i tassi bassi.

RISCHIO CINA - "La crescita nella prima metà del 2015 è più bassa rispetto alla seconda metà del 2014, per il rallentamento delle economie emergenti e una ripresa più debole delle avanzate". La priorità in Cina è una "transizione dolce verso una crescita più sostenibile, contenendo le vulnerabilità". E ancora: "La recente correzione del mercato non dovrebbe scoraggiare le autorità a portare avanti riforme per dare ai meccanismi di mercato un ruolo decisivo nell'economia".

RUBINETTI APERTI - Una politica monetaria accomodante resta essenziale in molte economie avanzate. Secondo l'Fmi, il piano di acquisti della Bce ha "migliorato la fiducia e le condizioni finanziarie". E attenzione: "dovrebbe essere esteso se non c'è un sufficiente miglioramento dell'inflazione in linea con l'obiettivo della stabilità dei prezzi".

ITALIA SPINGE - "La moderata ripresa dell'area euro è prevista continuare nel 2015-2016, sostenuta da più bassi prezzi del petrolio, l'allentamento monetario e il deprezzamento dell'euro. La crescita è prevista accelerare in Germania, Francia, Italia e soprattutto Spagna", spiega l'Fmi nel documento.

LA FED - Il Fondo monetario internazionale è convinto che la Federal Reserve "possa permettersi di tenere i tassi bassi fino a quando non ci saranno segni di pressioni su salari e prezzi". Secondo l'organizzazione "gli sviluppi recenti non hanno cambiato la nostra visione secondo cui la Fed dovrebbe procedere gradualmente nel pianificato rialzo dei tassi", fermi al minimo storico pari allo 0-0,25% dal dicembre 2008. La banca centrale americana "ha la flessibilità" per aspettare prima di effettuare una stretta per quando sia pronta a metterla in pratica. Nessun commento sulle tempistiche dell'aumento del costo del denaro. 

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