Kalinic, autore di 13 gol nella passata stagione
Firenze, 25 luglio 2016 - Da sempre le squadre si rispecchiano in un giocatore, simbolo di un valore o di un credo collettivo, ma a volte anche di un aspetto negativo. La caratteristica che ha accumunato la stagione della Fiorentina e quella di Nikola Kalinic è l'incostanza, la capacità di toccare al contempo vette altissime e bassi profondissimi. Il croato ha timbrato il cartellino per tredici volte in stagione, ma solo due nel girone di ritorno. Un rendimento che, al giro di boa, gli aveva garantito le luci delle ribalta, attirando su di sé attenzioni soprattutto del Napoli. Il club partenopeo, nonostante il calo dell'attaccante, continua ad essere interessato, a maggior ragione dopo l'addio a Gonzalo Higuain.
MURO VIOLA - La Fiorentina però non è intenzionata a cedere il giocatore, punto cardine dell'attacco e del progetto viola. Del resto la fiducia di Sousa nei confronti del suo centravanti non è mai venuta meno, come testimoniano le trentasei presenze in Serie A, di cui venticinque da titolare. Uno dei fedelissimi del mister portoghese insomma, nonostante il vistoso calo del girone di ritorno. Il croato ha ben figurato anche ad Euro 2016, manifestazione nella quale ha lasciato il segno con un gol alla Spagna. Le prestazioni dell'ex Dnipro con la maglia della propria Nazionale non sono passate inosservate e il giocatore ha attirato su di sé le attenzioni di diversi club.
OFFERTA NAPOLI - Primo fra tutti il Napoli, alla ricerca disperata di un attaccante centrale in grado di non far rimpiangere Higuain. Missione quasi impossibile, visto il valore e il rendimento nell'ultima stagione del Pipita. All'ombra del Vesuvio tuttavia credono fermamente nelle qualità di Kalinic, che era finito nel mirino degli azzurri già prima di sbarcare a Firenze. La potenza di fuoco, acquisita grazie alla cessione di Higuain, consente al club partenopeo di puntare al croato, per il quale Pantaleo Corvino non chiede meno di venticinque milioni. Decisiva risulterà la volontà del calciatore, che potrebbe essere tentato dal richiamo di un contratto più remunerativo e dalla chance di disputare la Champions League.
La società dei Della Vale resta ferma nella sua posizione: Kalinic deve restare in riva all'Arno almeno per un'atra stagione, così da potersi consacrare come uno dei migliori bomber della nostra serie A. Troppo importante il giocatore per gli schemi di Sousa. In caso di cessione, l'allenatore potrebbe di nuovo entrare in rotta con la dirigenza, come successo nella finestra di mercato del gennaio scorso. Una prospettiva che a Firenze non si augura nessuno, anche perché le idee delle parti, almeno in questo caso, collimano.
Francesco Bocchini