Sabato 20 Aprile 2024

Al festival dei popoli di Firenze la prima del film sull'atelier Dior

In 'Dior and I' viaggio attraverso la bellezza femminile per mano dell'attuale direttore creativo Raf Simons

Raf Simons con una modella della sfilata Dior Haute Couture autunno inverno 2012

Raf Simons con una modella della sfilata Dior Haute Couture autunno inverno 2012

Firenze, 27 novembre 2014 - Ottantanove minuti per raccontare la vita quotidiana dell'atelier Dior a Parigi, nella storica sede di Avenue Montaigne, là dove il mito è sbocciato e continua a mietere successi. Un viaggio attraverso la grazia e la bellezza femminile per mano all'attuale direttore creativo della maison fondata nell'immediato dopoguerra da Monsieur Christian, il belga bravo quanto riservato Raf Simons. Ed eccolo nel film "Dior and I" girato da Frédéric Tcheng, in prima assoluta in Italia domenica prossima al Festival dei Popoli di Firenze dopo aver debuttato in prima mondiale al Tribeca Film Festival nella sezione documentari. 

E dopo una serie di immagini in bianco e nero sulle mitiche sfilate anni Cinquanta con tutti i feticci del couturier-mito nato a Grenville che ha vestito Wally Simpson e Marlene Dietritch, ecco Raf Simons nel giorno dell'investitura ufficiale e della presentazione alle première dell'atelier, nell'aprile 2012, occhi lucidi ed emozionati, davanti al presidente di Dior Sidney Toledano. "Chiamatemi Raf, solo Raf" dice lo stilista alla "truppa" di sarte e tagliatori e ricamatrici in camicie bianco logato, i taschini ricolmi di spilli e di aghi, "il mio francese non è perfetto ma ci capiremo, voi siete tutti taletuosi!", dice il nuovo direttore creativo. Tra telette e tavoli da taglio, chilometri di tulle ed abiti di sogno, si srotola la storia di Dior oggi, con le facce del patron Bernard Arnault e di sua figlia, la bella e potentissima Delphine.