Giovedì 25 Aprile 2024

Bindi furiosa: "Festa dell'Unità senza dem. Sgraditi a Renzi?" Orfini: "Basta polemiche inutili"

Lunga e polemica lettera aperta della pasionaria dem a Matteo Orfini, presidente dell'assemblea del partito: "Il Pd ma sconfessa le sue radici uliviste per consegnarsi al pensiero unico del nascente Partito della nazione". La risposta di Matteo Orfini: "Basta polemiche inutili, a Bologna non si terrà la festa nazionale del Pd ma una festa con una diversa impostazione"

Rosy Bindi (Imagoeconomica)

Rosy Bindi (Imagoeconomica)

Bologna, 21 aprile 2015 - Monta la polemica sull'assenza, alla festa nazionale dell'Unità di Bologna, di nomi 'storici' del Pd come Bersani e Cuperlo. A rinfocolarla è la pasionaria dem Rosy Bindi, che attacca: sarebbe "grave" se davvero alla festa dell'Unità a fine mese non fossero invitati diversi autorevoli esponenti Pd, scrive Bindi in una lettera aperta a Matteo Orfini: "Fa davvero male leggere che alla imminente Festa nazionale dell'Unità non sarebbero stati invitati alcuni tra i più autorevoli esponenti del partito: dai fondatori agli ex segretari, ai candidati alle primarie per la segreteria". 

"Mi auguro - aggiunge - che tu possa smentire una scelta che, se fosse confermata, sarebbe non meno grave della sostituzione di dieci deputati nella Commissione affari costituzionali della Camera".  Secondo la Bindi "immaginare di fare una Festa nazionale selezionando le presenze politiche sulla base della fedeltà alla linea del segretario sarebbe un'involuzione, questa sì, che non ha precedenti nella lunga storia delle feste dei partiti popolari italiani. Ti chiedo come Presidente dell'assemblea nazionale e garante del pluralismo del Pd, di assicurare che la festa sia, come sempre è stato, specchio della originale natura del nostro partito. In caso contrario dovrei prendere atto che la mia preoccupazione sul rischio di uno snaturamento del Pd è una realtà".   Conclude la deputata Pd: "Si è interrotta la costruzione di un partito nuovo, democratico, laico e plurale. Il Pd non solo sta rinnegando la prospettiva del bipolarismo con la proposta dell'Italicum, ma sconfessa le sue radici uliviste per consegnarsi al pensiero unico del nascente Partito della nazione". 

La risposta di Matteo Orfini non si è fatta attendere: "Cara Rosy - scrive il presidente dell'Assemblea nazionale del Pd -, la festa alla quale credo tu faccia riferimento non è la Festa Nazionale del Partito democratico, che si terrà come sempre tra fine agosto e inizio settembre - quest'anno a Milano - e che sono certo sarà, come tu auspichi, un 'momento di massima apertura e confronto del Pd, espressione della nostra capacità di incontrare e parlare con tutti - iscritti, elettori, cittadini - in grande libertà e con ricchezza di idee e proposte'. La festa di cui parli è piuttosto un momento di celebrazione dei 70 anni della Festa dell'Unità, voluto dal Pd di Bologna e organizzato dal Partito Nazionale". 

"Come potrai facilmente verificare - aggiunge Orfini - i dibattiti politici e tematici sono limitati nel numero perché si è preferita un'altra impostazione organizzativa, più nella direzione di un vero e proprio festeggiamento. Ai pochi dibattiti parteciperanno esponenti che rappresentano le diverse anime e sensibilità del Partito democratico, da Stumpo a Fassino, da Campana a Bonaccini, da Schlein a Lenzi, da De Maria a Serracchiani, da Martina a Orlando, da Giannini a Poletti, solo per fare alcuni esempi. Roberto Speranza, invitato a intervenire, ha declinato. Ti ringrazio comunque per la tua sollecitazione e ti assicuro il mio massimo impegno, in questa come in altre circostanze, per garantire che sia dato ampio spazio al dibattito tra tutte le voci del nostro partito".

"Certo - conclude Orfini -, mi chiedo perché invece di una missiva pubblica tu non abbia ritenuto più utile verificare con una semplice telefonata tra compagni di partito quella che evidentemente è una non notizia. Avremmo così evitato un'inutile polemica e il rischio che la tua richiesta potesse apparire strumentale, cosa che sono sicuro, conoscendoti da tanto tempo, non era tua intenzione".