Martedì 16 Aprile 2024

Gian Giacomo Ferraris alla guida di Cavalli

L'ex ad di Versace dovrà guidare il rilancio del brand

La sfilata di Cavalli a Milano (Olycom)

MODEL ON THE CATWALK ROBERTO CAVALLI SHOW, RUNWAY, AUTUMN WINTER 2016, MILAN FASHION WEEK, ITALY, 24 FEB 2016 ROBERTO, CAVALLI, SHOW, RUNWAY, AUTUMN, WINTER, 2016, MILAN, FASHION, WEEK, ITALY, 24, FEB, MODEL, CATWALK, 35043265.

Milano, 28 luglio 2016 - Gran colpo a sorpresa per la maison Roberto Cavalli, passata al fondo Clessidra (un anno e mezzo fa) che ha nominato come direttore creativo Peter Dundas. Da ieri sera il nuovo Ceo del brand fondato dallo stilista fiorentino che ha ceduto al fondo italiano è Gian Giacomo Ferraris, piemontese, laureato in ingegneria chimica con specializzazione in chimica tessile al Politecnico di Torino, manager molto famoso per aver riportato alla gloria la maison Versace di cui è stato amministratore delegato fino al maggio scorso. Ora Ferraris arriva alla Roberto Cavalli ed esce Renato Semerari, dimissionario pare per divergenze strategiche con la proprietà, che ha disegnato le nuove strategie dopo la vendita del brand e fino ad ora.

Toccherà a Gian Giacomo Ferraris che ha fama di manager assai capace fare il "miracolo" alla Cavalli, con quella marcia in più che gli ha permesso in Versace (dove era arrivato nel 2009) di portare il fatturato da 268 milioni di euro ai 645 milioni di euro nel 2015, prima che fosse sostituito in casa di Donatella Versace da Jonathan Keroyd, strappato al gruppo McQueen. Ferraris nella maison di via Gesù a Milano aveva anche impostato l'avvicinamento della Medusa alla Borsa. Ferraris dopo la laurea ha lavorando in diversi ambiti del fashion con gruppi importanti come Zegna, Prada, Gucci, Jil Sander. 

Ora questa nuova sfida in un brand che lo stesso Ferraris definisce "iconico" e che ha bisogno di una bella cura ricostituente per riportarlo agli splendori anche creativi oltre che di business di alcuni anni fa. Lo scopo è quello di far volare i conti della Cavalli che ha chiuso il 2015 con un fatturato di 179,7 milioni di euro con un -14,2% a fronte di un utile netto passato dal rosso di 9,7 milionoi di euro agli attuali 32,7 milioni di euro grazie alla plusvalenza della cessione dell'immobile parigino di Rue Saint Honorè.

Il 10 settembre prossimo uscirà completamente di scena Francesco Trapani, presidente del marchio Roberto Cavalli fino a poco tempo fa, prima che desse le dimissioni e lasciasse il fondo Clessidra. Insomma molte novità e molte speranze per un rilancio internazionale. 

Dopo il valzer degli stilisti (è appena stata confermata l'attesa nomina di Raf Simons a direttore creativo di tutte le linee di Calvin Klein) che ha avuto l'apice con la nomina di Maria Grazia Chiuri da Dior e di Pierpaolo Piccioli come direttore creativo unico da Velentino, ecco ora il valzer dei manager con l'arrivo di Ferraris nel gruppo Cavalli. Non solo. Facce e teste nuove anche da Burberry dopo che lo stilista Christopher Bailey per ben tre anni oltre alla creatività era stato nominato anche presidente e Ceo del brand. Troppo stress, si era lamentato Bailey, ed ecco solo pochi giorni fa l'arrivo dell'italiano Marco Gobbetti, manager espertissimo e uno degli uomini di punta del gruppo LVMH, per essere stato prima ad di Givenchy ed aver creduto nel talento di Riccardo Tisci, e poi da ultimo amministratore delegato di Cèline

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