Giovedì 18 Aprile 2024

Più di 12mila i bimbi in provetta. E una mamma su tre ha 40 anni

Sono i dati diffusi dal ministero della Salute sullo stato di attuazione della legge 40, in occasione della firma delle nuove linee guida della legge sulla fecondazione assistita, che contiene peraltro l'accesso all'eterologa, la doppia donazione sia di ovociti che di seme, ma esclude la selezione delle caratteristiche fisiche

Una inseminazione svolta in laboratorio (Ansa)

Una inseminazione svolta in laboratorio (Ansa)

Roma, 1 luglio 2015 - Più di 12mila i bambini 'in provetta' nati nel 2013. E una mamma su tre ha 40 anni. Sono i dati diffusi dal ministero della Salute sullo stato di attuazione della legge 40, in occasione della firma delle nuove linee guida della legge sulla fecondazione assistita, che contiene peraltro l'accesso all'eterologa, la doppia donazione sia di ovociti che di seme, ma esclude la selezione delle caratteristiche fisiche. 

I DATI - Nel 2013 risultano 369 i centri di procreazione medica assistita autorizzati in Italia con 91.556 cicli di trattamento iniziati su 71.741 coppie, 15.550 gravidanze ottenute, 13.770 gravidanze monitorate, 10.350 parti ottenuti con 12.187 bambini nativi vivi che rappresentano il 2,4% del totale dei nati in Italia nel 2013 e, pur aumentando lievemente rispetto al 2012 (quando era pari al 2,2%), resta inferiore al valore massimo di 12.506 ottenuto nel 2010.

Si conferma la tendenza all'aumento del numero di centri privati, nonostante il maggior numero dei trattamenti di fecondazione assistita (64,8%) venga effettuato nei centri pubblici e privati convenzionati. L'accesso alle tecniche di PMA di donne in età sempre più avanzata è dovuta, secondo l'analisi del ministero, alla tendenza per cui, nel nostro paese, si cerca di avere figli in un'età sempre più elevata, quando la fertilità è ridotta. Questo fenomeno implica anche che la scoperta dell'infertilità si verifichi ad un'età nella quale anche l'efficacia delle tecniche di procreazione assistita è limitata. Ad esempio per le tecniche a fresco di II e III livello la percentuale di gravidanze per ciclo iniziato, da 43 anni in su, è del 4.6%, gravidanze che hanno un esito negativo nel 63.1% dei casi.

"Le tecniche di procreazione medica assistita rappresentano sicuramente un'opportunità importante per il trattamento della sterilità, ma non sono in grado di dare un bambino a tutti" afferma il ministero che ricorda il recente Piano Nazionale per la Fertilità approvato proprio per rendere consapevoli i cittadini sul ruolo della fertilità nella loro vita, sulla sua durata e su come proteggerla evitando comportamenti che possono metterla a rischio.