Fao: "Possibile dimezzare la fame nel mondo nel 2015"

Nel rapporto sullo stato dell'insicurezza alimentare nel mondo la Fao sottolinea come " 63 Paesi in via di sviluppo hanno raggiunto l'obiettivo di dimezzare la percentuale di persone denutrite, e altri sei sono sulla buona strada". In dieci anni il numero delle persone che soffrono la fame è calato di 100 milioni

Fao: "Possibile sconfiggere la fame nel mondo" (AFP)

Fao: "Possibile sconfiggere la fame nel mondo" (AFP)

Roma, 16 settembre 2014  - "Possiamo vincere la guerra contro la fame" e "l'obiettivo di dimezzare la percentuale di popolazione denutrita" nei Paesi in via di sviluppo" è "a portata di mano". Lo annuncia la Fao (Food & Agriculture Organization) nel suo Rapporto sullo stato dell'insicurezza alimentare nel mondo che viene presentato oggi. 

''Ad oggi - precisa il Rapporto Sofi 2014 della Fao con Ifad e Pam - 63 Paesi in via di sviluppo hanno raggiunto l'obiettivo di dimezzare la percentuale di persone denutrite, e altri sei sono sulla buona strada. A livello globale negli dieci anni il numero delle persone che soffrono la fame è in calo di 100 milioni di persone. Se il dato è in discesa, tuttavia sono ancora 805 milioni le persone cronicamente sottoalimentate, circa uno su nove soffrono la fame'' secondo il nuovo rapporto delle Nazioni Unite.

FAO, IL DIRETTORE: POSSIAMO BATTERE LA FAME - Il Rapporto sullo Stato dell'insicurezza alimentare nel mondo, Sofi 2014, "è la prova provata che siamo in grado di vincere la guerra contro la fame, e dovrebbe ispirare i paesi ad andare avanti, con l'assistenza della comunità internazionale, se necessario". Così il Direttore Generale della Fao José Graziano da Silva, il direttore esecutivo del Pam Ertharin Cousin, e il presidente di Ifad Kanayo Nwanze scrivono nella loro prefazione alla relazione. Con il numero di persone denutrite rimanenti "inaccettabilmente alto", i capi delle agenzie Fao, Ifad e Pam hanno sottolineato "la necessità di rinnovare l'impegno politico per combattere la fame e per trasformarlo in azioni concrete". In questo contesto, i tre leader delle agenzie internazionali hanno condiviso l'impegno scaturito dal vertice dell'Unione Africana lo scorso giugno "per porre fine alla fame nel continente africano entro il 2025". "L'insicurezza alimentare e la malnutrizione sono problemi complessi che non possono essere risolti da un settore o dei soggetti interessati da soli, ma devono essere affrontati in modo coordinato", hanno aggiunto, invitando i governi a collaborare strettamente con il settore privato e la società civile.