Expo, Renzi sugli immigrati: "Prevalga la solidarietà. No tensioni con la Francia"

Tour dell'Expo per il presidente francese, che ha firmato la Carta di Milano e ha pranzato con Renzi e Umberto Eco. Il premier sul tema immigrati: "No isterie, deve prevalere la solidarietà"

Renzi, Hollande e le baguette di Expo (Ansa)

Renzi, Hollande e le baguette di Expo (Ansa)

Milano, 21 giugno 2015 - All'Expo è il giorno di Francois Hollande, e il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, ha ricevuto all'ingresso  il presidente francese. Sceso dall'auto che lo ha condotto all'ingresso dell'Expo, Hollande si è recato subito da Renzi che lo ha accolto con un lungo abbraccio. I toni sono rimasti così amichevoli anche durante il bilaterale, che tra i temi ha visto giocoforza prevalere l'immigrazione. Dopo il tour dell'Expo e il pranzo al padiglione Italia, i due leader hanno fatto una conferenza stampa dai toni prudenti. Renzi sottolinea: "Deve prevalere la solidarietà", mentre Hollande si sofferma sulla necessità di risolvere le crisi in Libia, Siria e Iraq.

IL DISCORSO DI RENZI -  In Europa sul tema dei migranti "deve prevalere un binomio di solidarietà e responsabilità. No alle isterie su questo tema: in Italia il numero di migranti è lo stessi dello scorso anno. Ma contemporaneamente 'no' a egoismi di nessun genere", sottolinea Matteo Renzi, in conferenza stampa a Milano con Francois Hollande. "La priorità è che prevalgano le ragioni che ci uniscono", aggiunge Renzi. E rispetto all'iniziativa dell'Ungheria: "In un tempo in cui qualcuno vorrebbe costruire muri, noi ci sforziamo di risolvere un tema che non finirà oggi, ma avremo davanti nei prossimi anni". Ancora: il "Consiglio europeo potrà dare una mano per risolvere il problema dell'immigrazione. Non è un problema italiano o francese, ma un problema europeo". E insiste: "Il problema di Ventimiglia non riguarda solo Ventimiglia. Magari fosse così. Il problema dell'immigrazione è molto complesso, e riguarda tutti".

Riguardo al rapporto con la Francia, il premier nega le tensioni: "Serve un approccio non muscolare. Il tema degli immigrati non si affronta dicendo che è il problema di un solo Paese. Su questo c'è identità di vedute tra Francia e Italia - assicura - Oggi dobbiamo prendere atto che l'accordo di Dublino è quanto di piu' negativo per l'Italia. Con la Francia, comunque, non c'è stata tensione", ha aggiunto. E quindi "siamo sulla strada di un buon accordo. Direi che sono ottimista".

"C'è un' oggettiva leadership italiana e francese, noi abbiamo l'Expo e la Francia ha un evento a dicembre, il summit mondiale sul clima a Parigi, dove cercheremo di arrivare a una posizione comune sulla lotta al cambiamento climatico", aggiunge Renzi.

Passando alla crisi greca, Renzi ha detto: "Siamo convinti che sia possibile una soluzione che consenta alla Grecia di continuare a far parte dell'euro. Su questo stiamo lavorando tutti. Ma lo sforzo deve essere reciproco da ambo le parti. Anche la Grecia deve collaborare".

IL DISCORSO DI HOLLANDE - Inizia con lodi sperticate all'organizzazione di Expo, il presidente francese: "L'Expo qui a Milano è straordinario sotto ogni punto di vista". "Questo primo giorno d'estate è diventato per noi, grazie al lavoro dell'Italia, la festa della Francia". Poi il richiamo alle regole: "L'Europea è un modo di vivere, e questo modo comprende una visione del mondo, un messaggio universale, ma anche una serie di regole".

Quanto all'immigrazione, Hollande assicura: "La Francia è pronta a dare mezzi per poter procedere alla registrazione di alcune popolazioni". E concede: "Non spetta all'Italia assumersi da sola la missione dei rimpatri". "Dobbiamo agire in Libia - entra nel merito il presidente francese - Come ha proposto del resto Matteo Renzi da alcune settimane. Stiamo lavorando perché vi sia un governo in Libia". Se si vogliono ottenere risultati sull'emergenza immigrazione, aggiunge, "bisogna cominciare trovando una soluzione alle crisi in Siria e in Iraq". E alla fine tocca anche il 'nodo' Ventimiglia dove, sottolinea, la Francia "ha fatto rispettare le regole". Insomma, la Francia ha "voluto che venissero applicate le regole di Dublino e gli accordi di Chambery: queste regole dobbiamo fare in modo che vengano applicate le parti". E ha continuato: "Le regole di oggi sono rispettate, non cambieremo le regole per questa situazione". Quanto alle quote, per Hollande "la formula  crea confusione, non ha nessun senso una quota per le persone che hanno diritto all'asilo, dobbiamo trovare altre formule".

L'AFFONDO DI TOTI - "Strana domenica: Renzi abbraccia Hollande all'Expo di Milano. Il Presidente francese è lo stesso che sta bloccando il confine di Ventimiglia e si oppone alla spartizione dei rifugiati sbarcati in Italia tra gli stati Europei. Merita davvero tanto affetto e riconoscenza? Stessa domenica mattina, il Cardinal Bagnasco ammonisce: la Liguria può accogliere più migranti. Io non credo. Mi sarei aspettato dal Presidente della Conferenza dei Vescovi Italiani un monito ben più duro verso una politica che fa della finta accoglienza un business spesso criminale, che non sa difendere le fasce più deboli ed esposte della nostra società da una guerra tra poveri, che illude con falsi miraggi chi decide di partire, spesso perdendo la vita in tragici viaggi", scrive su Facebook Giovanni Toti, neogovernatore ligure.

IL TOUR DI EXPO - Renzi e Hollande hanno assistito alla cerimonia dell'alzabandiera per la celebrazione della giornata nazionale a Expo della Francia. Accanto al presidente Renzi, il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina. Accanto a Hollande, il collega francese, Stephan Le Foll. Nessun discorso ufficiale dopo l'esecuzione degli inni. A piedi i due premier hanno cominciato la loro visita tra i padiglioni. Grande la folla di giornalisti, fotografi e visitatori che stanno assediando i due leader. Imponente lo schieramento di sicurezza a loro protezione. Renzi e Hollande hanno passeggiato sul Decumano diretti al padiglione francese. Renzi parlava con Hollande ma, non appena intravede i turisti che si sbracciano, alza il capo per rispondere al salutoLungo il tragitto applausi dei visitatori per entrambi i politici ma anche qualcuno che ha gridato "Matteo ritira il ddl", riferendosi alla riforma sulla scuola.

Davanti al Padiglione Francia di Expo - dove Renzi e Hollande hanno assaggiato le specialità francesi - i due leader sono stati accolti dalla banda 'Filarmonica di Villadossola': ricorre oggi anche la Festa della Musica, nata proprio in Francia nel 1982, in occasione del solstizio d'estate. Canti e balli accolgono i turisti a spasso sul Decumano.

PRANZO CON UMBERTO ECO - Rigatoni con melanzane ragusane, pesce spada alla messinese, frolla al fior di sale con basilico, lime e fragole. Il tutto innaffiato da vini Ferrari, Soave, Bardolino: è il menù del pranzo del presidente del consiglio Matteo Renzi e del presidente della Repubblica Francese Francois Hollande. Assieme ai due leader europei siede anche il professor Umberto Eco. 

Hollande a Expo firma la carta di Milano (Ansa)LA CARTA DI MILANO - Hollande ha firmato al Palazzo Italia di Expo la carta di Milano, il documento con una serie di impegni contro lo spreco alimentare e per la lotta alla fame che possono firmare i visitatori dell'esposizione e che sarà consegnato al segretario dell'Onu Ban Ki-Mun il 16 ottobre. Si tratta dell'eredità che expo intende lasciare anche dopo la conclusione della manifestazione il cui tema è 'Nutrire il Pianeta, energia per la vita'. 

Carole Bouquet (Olycom)C'E' ANCHE CAROLE BOUQUET - Ha voluto essere presente anche Carole Bouquet. L'attrice, che vive per sei mesi all'anno in Italia e ha vigneti a Pantelleria, dove produce vino che esporta a livello internazionale, è la seconda volta che visita Expo. Un mese fa, proprio al padiglione francese, aveva presentato il suo vino insieme al sindaco di Pantelleria. "L'agricoltura è la forza dei nostri due Paesi - ha detto l'attrice - Da questo punto di vista mi sento molto franco-italiana. È una grande cultura che condividiamo è che dobbiamo difendere".