L'ex di Sofia Vergara fa causa alla star di "Modern family": "Voglio la custodia dei nostri embrioni"

L'attrice li vorrebbe "in freezer per sempre" ma Nick Loeb non è d'accordo: "I nostri bambini hanno diritto a una vita"

Sofia Vergara e Nick Loeb (Afp)

Sofia Vergara e Nick Loeb (Afp)

New York, 30 aprile 2015 - Lei li vorrebbe "in freezer per sempre". Lui, vorrebbe dar loro "la vita a cui hanno diritto". Stiamo parlando degli embrioni fertilizzati in provetta e congelati dalla ex coppia formata dalla star hollywoodiana di "Modern family" Sofia Vergara (considerata da Forbes l'attrice più pagata della tv americana per ben due anni) e Nick Loeb, uomo d'affari della Florida, erede di una dinastia di banchieri e filantropi ma che nella vita ha navigato a zig zag tra aspirazioni politiche (repubblicane) e tentativi più o meno fortunati di business.

Proprio come in un episodio della serie tv "Modern family" l'ex di Sofia Vergara ha fatto causa all'attrice di origini colombiane per ottenere la custodia degli embrioni fertilizzati in provetta durante la loro love story. "Sofia vuole che restino per sempre nel freezer, ma i nostri bambini hanno diritto alla vita - ha scritto sul New York Times -, non sono una mera proprietà". L'azione legale, presentata presso una corte di Santa Monica in California, solleva "interrogativi importanti - prosegue Loeb - sui temi del diritto alla vita, della religione e dell'essere genitori". Per esempio: "Una persona che vuole evitare di diventare genitore biologico, non può negare le convinzioni di fede dell'altro che crede nella santità della vita e desidera diventare padre". Secondo Loeb "un uomo che vuole assumersi tutte le responsabilità di esser padre ha diritto di esserlo anche se la donna obietta". Tutti temi che, "a differenza del diritto di aborto, non hanno nulla a che vedere con il controllo del proprio corpo, e tutto con il diritto di un genitore di proteggere la vita del suo bambino non nato".

Nick e Sofia, che ha già un figlio di 23 anni nato da un matrimonio lampo quando era giovanissima, si erano imbarcati nel "progetto famiglia" nel 2012, dopo due anni che stavano insieme. La scelta di optare per la riproduzione in provetta con tanto di madre surrogata fu probabilmente ispirata al desiderio di non complicare con una gravidanza la fulminante carriera dell'attrice. Ma due o tre tentativi andati a vuoto avevano creato tensioni nella coppia, col risultato che, di lì a poco, ognuno è andato per la sua strada. Loeb ha spiegato sul New York Times che per lui diventare padre è una scelta ispirata a ragioni familiar-religiose: padre ebreo, mamma episcopale divorziati quando lui aveva soltanto un anno, Nick è stato cresciuto da una nanny irlandese e cattolica che gli ha fatto da seconda madre. E' stata proprio questa fede che gli ha dato la voglia di diventare papà a tutti i costi. Dei dieci casi simili al suo scovati dai suoi avvocati, solo due hanno ricevuto ragione dal giudice: in entrambi casi, donne che si erano sottoposte alla chemioterapia e per le quali l'embrione congelato rappresenta l'ultima chance di maternità.