Giovedì 25 Aprile 2024

Caos in Zimbabwe, l'esercito arresta il presidente e tre ministri

Capitale in mano ai militari. In custodia il presidente 93enne. "La moglie fuggita in Namibia". Nel Paese è lotta per la successione

Il presidente Mugabe parla col generale il  generale Costantino Chiwenga (LaPresse)

Il presidente Mugabe parla col generale il generale Costantino Chiwenga (LaPresse)

Il Cairo, 15 novembre 2017 - E' caos nello Zimbabwe, dove è in corso un'operazione militare contro i vertici del governo. L'esercito ha arrestato il presidente Robert Mugabe, 93 anni, e 3 ministri accusati di spingere la moglie Grace Mugabe a prendere la guida del Paese. Il partito di governo, Zanu-Pf, ha smentito che nel Paese sia in atto un golpe - come invece sostiene l'Unione Africana - e ha assicurato che il capo dello stato è "al sicuro", pure se ai domiciliari. Si tratta di una "transizione senza spargimento di sangue in cui sono state arrestate persone corrotte e un uomo anziano di cui la moglie approfittava". Lo stesso Mugabe ha confermato in una telefonata al suo omologo sudafricano Zuma: "Sono confinato in casa ma sto bene".

VIDEO Chi è Mugabe

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LOTTA PER LA SUCCESSIONE - Secondo fonti Skynews la moglie del presidente sarebbe invece fuggita in Namibia. Grace ambisce alla successione ed è antagonista del vicepresidente Mnangagwa, rimosso dal suo incarico la scorsa settimana: 75 anni, ex capo della lotta di liberazione dello Zimbabwe ed ex capo dei servizi segreti del Paese, era considerato fin dal 2014 l'erede naturale di Mugabe.  Mugabe guida il Paese dal 1980, da quando è diventato indipendente dalla Gran Bretagna. Lo Zimbabwe è una repubblica semipresidenziale con un governo di stampo dittatoriale. 

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"Oggi ha inizio una nuova era", si legge sull'account Twitter di Zanu-Pf (che però non sarebbe ufficiale), in cui si avverte che "Emerson Mnangagwa ci aiuterà ad avere un Paese migliore. Sarà il presidente dello Zanu-Pf. Né lo Zimbabwe né lo Zanu sono di Mugabe e di sua moglie". Da parte sua il governo accusa il capo delle forze armate di tradimento. 

HARARA IN MANO ALL'ESERCITO . Questa mattina tre esplosioni sono state udite nella capitale Harare, mentre, secondo la Bbc, i militari prendevano il controllo della tv statale Zbc per leggere in diretta un comunicato. "Non è una presa di potere dell'esercito sul governo", ha detto un generale leggendo la dichiarazione. "Vogliamo assicurare che sua eccellenza il presidente...e la sua famiglia siano al sicuro e che la sua sicurezza sia garantita". La Capitale è di fatto in mano alle forze armate: carri armati e presidi dei militari per strada. 

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 La Farnesina ha esortato gli italiani alla massima cautela. L'ambasciata americana a Harare rimarrà chiusa oggi ed ha invitato i cittadini statunitensi a "mettersi al sicuro" per "l'attuale incertezza politica". L'ambasciata britannica invita a "rimanere al chiuso" fino a quando "la situazione non diventera' piu' chiara". L'Unione europea ha espresso "preoccupazione" e ha chiesto una "soluzione pacifica" della crisi.

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