Salma Hayek (Afp)
Los Angeles, 13 dicembre 2017 - Un'altra voce si unisce al coro delle accusatrici di Harvey Weinstein. E' quella di Salma Hayek, attrice americana di origine messicane, 51 anni, protagonista di innumerevoli pellicole ( 'Dal tramonto all'Alba', 'Across the Universe', 'Frida', 'Chiedi alla polvere', per citarne solo alcune). "Harvey era un appassionato di cinema, un padre amorevole e un mostro. Per anni è stato il mio mostro", racconta in un editoriale sul New York Times in cui denuncia l'incubo delle molestie sessuali, aggiungendosi all'elenco delle tante dive che puntano il dito contro il produttore cinematografico: da Asia Argento a Uma Thurman.
Tutto risalirebbe al 2002. In quel periodo la Hayek e Weinstein lavoravano insieme al film 'Frida' che nel 2003 valse all'attrice la nomination all'Oscar. "Non faceva per me fare la doccia con lui, o lasciare che guardasse mentre io facevo la doccia, oppure permettergli di farmi un massaggio o praticarmi sesso orale", ha affermato la Hayek ripercorrendo le avances respinte.
L'attrice parla perfino di "minacce di morte", che Weinstein le avrebbe rivolto dopo uno dei suoi rifiuti. Poi gli insulti sul set e le continue, pressanti richieste, che si trasformavano in ricatti. "Mi avrebbe permesso di finire il film se accettavo di girare una scena di sesso con un'altra donna, e ha chiesto nudità frontale completa", ha confessato. Hayek in quel caso cedette - racconta - ma assecondarlo le costò grande fatica: "Ho iniziato a tremare e a piangere. Non perché ero nuda con un'altra donna, ma perché ero nuda con lei per Harvey Weinstein...".
Perché la Hayek racconta tutto solo adesso? "Mi sono nascosta dalla responsabilità di parlare con la scusa che c'erano già tante persone a far luce sul mio mostro. In realtà, stavo cercando di evitare la sfida di spiegare tante cose ai miei cari".
