Martedì 23 Aprile 2024

Venezuela, Maduro contro la Mogherini: "Insolente, non siamo colonia Ue"

Il presidente venezuelano si scaglia contro l'alto rappresentante Ue che aveva chiesto di sospendere il suo progetto di Assemblea Costituente. Per le stesse ragioni Washington minaccia misure economiche

La Guardia Nazionale venezuelana blocca una manifestante (Afp)

La Guardia Nazionale venezuelana blocca una manifestante (Afp)

Caracas, 18 luglio 2017 - Nicolas Maduro, presidente del Venezuela, ha definito Federica Mogherini "insolente". L'alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza ieri aveva chiesto al capo dello Stato di sospendere il suo progetto di Assemblea Costituente. 

"Oggi è toccato a Federica Mogherini, cancelliere dell'Unione europea, dare ordini al governo del Venezuela. Insolente! Cosa pensi, che siamo nel 1809, quando ricevemmo ordini dagli imperi europei? Il Venezuela è un paese libero, sovrano e nessuno ci dà ordini! In Venezuela comandano i venezuelani. Federica, hai sbagliato Paese. Il Venezuela non è una colonia dell'Unione europea", cos' Maduro in un intervento televisivo trasmesso a reti unificate.  

Il presidente venezuelano ha spiegato che il progetto di Assemblea Costituente andrà avanti: le elezioni restano convocate per il 30 luglio. "Io le convoco, e l'Europa dica quello che vuole. Non ci importa ciò dice l'Europa, ci importa la dignità della nostra terra, che è la terra dei liberatori dell'America!" ha insistito. 

"Li abbiamo cacciati via a colpi di machete gli eserciti della Mogherini, gli eserciti delle minacce europee. Li abbiamo cacciati a colpi di machete, siamo andati ad Ayacucho per cacciarli. Ora lo faremo con i voti della gente", ha concluso il presidente venezuelano.

Ma la questione dell'Assemblea costituente in programma per il 30 luglio non lascia tranquilla Washington.  La Casa Bianca in una nota afferma che "Gli Usa non resteranno a guardare mentre il Venezuela "si sgretola". "Gli Stati Uniti adotteranno misure economiche forti e rapide", avverte l'amministrazione Trump, all'indomani del simbolico referendum organizzato dall'opposizione che ha bocciato la Costituente, giudicandola illegale. Rinnovato l'appello "a libere elezioni" in Venezuela.