Uragano Ophelia, cresce l'allarme in Europa. Meteo Italia, sole e smog

La tempesta a categoria 3, venti oltre i 165 km/h. Previsioni meteo: impatterà sull'Irlanda lunedì. Intanto sull'Italia e su mezza Europa tempo stabile e aria quasi estiva. Cresce lo smog in Valpadana

Previsioni meteo, estate d'ottobre sull'Italia. Foto: uragano Ophelia (Ansa)

Previsioni meteo, estate d'ottobre sull'Italia. Foto: uragano Ophelia (Ansa)

Milano, 14 ottobre 2017 - Cresce l'allarme per Ophelia, l'uragano che sta puntando l'Europa. La notizia è quasi clamorosa, perché un uragano che investe il Vecchio continente è un evento raro: se ne sono visti davvero pochi nell'ultimo secolo. Adesso - spiegano gli esperti meteo - Ophelia si è intensificato passando a categoria 3, mentre sfiora le Azzorre, dove c'è il rischio di inondazioni e allagamenti. I meteorologi prevedono che il tragitto della tempesta passerà fra le Azzorre e le Canarie per raggiungere le coste irlandesi intorno alle 10 di mattina (ora italiana) di lunedì, per poi proseguire verso nord-est e sfiorare la Scozia martedì, se nel frattempo non si depotenzierà.

Le tempeste tropicali, normalmente, si dirigono verso l'area dei Caraibi seguendo il flusso costante degli alisei e si rinforzano con l'aumento della temperatura della superficie marina. Quella tracciata è invece una traiettoria particolare: la tempesta attualmente si trova più a nord della posizione media delle tempeste tropicali.

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L'uragano Ophelia - spiega il meteorologo Lorenzo Danieli, del Centro Epson Meteo - è il "decimo uragano atlantico stagionale, un numero molto alto che eguaglia il record di uragani del 1893". L'uragano nel corso dei prossimi giorni si sposterà verso nord-est avvicinandosi alle coste dell'Europa occidentale, "tuttavia - continua l'esperto - muovendosi al di sopra delle acque progressivamente più fredde del medio Atlantico subirà un processo noto come transizione extratropicale: in altre parole si trasformerà in una ordinaria, anche se intensa, depressione extra-tropicale". 

Uragano Ophelia, il percorso stimato: giorni e orari

Uragano Ophelia, il percorso stimato con giorni e orari
Uragano Ophelia, il percorso stimato con giorni e orari

ITALIA: E' ESTATE - Intanto in Italia è tutto un altro clima. Per molti giorni ancora la circolazione atmosferica a livello europeo sarà tale da non consentire il passaggio di perturbazioni al di sotto del cinquantesimo parallelo, con la conseguente sostanziale assenza di precipitazioni in tutta l'Europa centro-meridionale: su due terzi del continente non pioverà fino al 19 ottobre. Gli esperti del Centro Epson Meteo, attribuendo la causa di ciò a "una vasta e robusta area anticiclonica di matrice sub-tropicale, in rapida espansione verso nordest, la cui massima estensione tra sabato e domenica la porterà a lambire il sud della Scandinavia". La massa d'aria calda ad essa associata e in risalita fino alle alte latitudini sarà accentuata proprio dal transito sul vicino Atlantico dell'uragano Ophelia.

Sull'Italia, quindi, ancora per tutta la prossima settimana proseguirà la cosiddetta "Ottobrata": una fase eccezionalmente mite per la seconda metà di questo mese con temperature sensibilmente oltre la norma. Anche in montagna dove lo zero termico si porterà attorno a 4000-4200 metri, come in piena estate. Due facce di una stessa medaglia: se, da una parte, l'alta pressione regalerà a molti italiani giornate soleggiate e miti con temperature gradevoli, dall'altra registreremo un'anomala assenza di piogge proprio in un mese che invece dovrebbe essere tra i più piovosi, tornando ad aggravare la siccità diffusa in molte regioni d'Italia. Inoltre la stabilità atmosferica, con il passare dei giorni, favorirà la formazione di locali nebbie nelle ore più fredde e un incremento della concentrazioni degli inquinanti nelle grandi città.

EPPURE L'AUTUNNO ERA PARTITO FORTE - Il mese di settembre è stato piovoso, con ben 10 perturbazioni accompagnate da masse d'aria fredda di provenienza nord-atlantica, un incremento piovoso del 44% a livello nazionale che ha in parte attenuato il deficit idrico ereditato da dicembre 2016: tale deficit è passato da -47 miliardi a -39 miliardi di metri cubi. E però sono state piogge che hanno causato purtroppo più danni che benefici, basti pensare a quanto accaduto a Livorno tra la notte e l'alba del 10 settembre, con 8 persone uccise da acqua e fango, oltre a ingentissimi danni materiali alla città e alle campagne. Un periodo di piogge arrivato dopo un trimestre estivo connotato dal dominio dell'Anticiclone Nordafricano, che ha aggravato le condizioni già critiche di siccità e favorito numerosi periodi di caldo anomalo. In realtà - spiega Simone Abelli, meteorologo del Centro Epson Meteo - gli impulsi freddi hanno interessato con maggior efficacia le regioni settentrionali e centrali dove, fin dall'inizio del mese, le temperature massime sono definitivamente crollate sotto i 30 gradi, salvo rare eccezioni, con temporanee puntate anche sotto i 20 gradi. Il Sud, invece, nell'arco della prima metà del mese ha affrontato tre fasi molto calde determinate dalla risalita di aria sahariana, richiamata dalle correnti meridionali in corrispondenza dei settori caldi delle perturbazioni in transito; durante queste fasi sono state raggiunte massime di 35-37 gradi in diverse città.

SETTEMBRE DI NUBIFRAGI, MA... - Non in tutto il territorio comunque le precipitazioni sono state più abbondanti della media: al Nord ovest e in Sardegna le anomalie mostrano un segno negativo. Questo significa che in queste zone non c'è stata alcuna interruzione del periodo siccitoso. In particolare - aggiunge l'esperto - in molte zone del Piemonte, della Liguria e della Sardegna si è avuto un deficit dal 50 al 85% con conseguente aggravamento del problema. L'ultima pioggia significativa a Torino, trascurando i 3 scarsi giorni piovosi di settembre, risale al 29 luglio, mentre le ultime piogge degne di nota a Imperia e Cagliari risalgono rispettivamente al 6 maggio e al 27 aprile. Tornando al livello nazionale, l'ultimo mese con piogge sopra la media è stato gennaio di quest'anno, mentre l'ultimo settembre più piovoso della media risale al 2012; l'anomalia di +44% pone il settembre 2017 al nono posto fra i più piovosi degli ultimi 40 anni.