Russiagate, Trump "indagato per ostruzione alla giustizia"

WP: il procuratore Mueller indaga su presunte pressioni del presidente sull'ex capo dell'Fbi per bloccare indagini sul ruolo della Russia nelle presidenziali. Nixon si dimise per lo stesso reato

Donald Trump e la figlia Ivanka (Lapresse)

Donald Trump e la figlia Ivanka (Lapresse)

Washington, 15 giugno 2017  - Trump a rischio impeachment. Proprio ieri, nel giorno del suo 71mo compleanno, il presidente Usa, Donald Trump, ha scoperto di essere indagato nel Russiagate, per tentato ostacolo alla giustizia. Secondo il quotidiano Washington Post il procuratore speciale Robert Mueller, che guida l'indagine sul ruolo della Russia nell'influenzare le elezioni presidenziali del 2016, sta valutando la condotta del presidente a proposito delle conversazioni con l'ex capo della Fbi, James Comey, in cui si parlava della situazione di Mike Flynn e in cui il numero uno della Casa Bianca potrebbe aver fatto pressioni per bloccare l'indagine Fbi. Si tratta dello stesso reato per cui Richard Nixon si dimise, evitando l'impeachment. 

 

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Mueller, ex direttore dell'Fbi, diventato il responsabile dell'inchiesta sulla interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali dello scorso novembre e sulla possibile collusione tra la campagna Trump e funzionari russi, dovrebbe sentire cinque persone informate sui fatti: tra queste il direttore dell'intelligence Daniel Coats, l'ammiraglio Mike Rogers, capo della Nsa e il suo ex vice Richard Ledgett. Una svolta, attesa, nel Russiagate a circa un mese dal licenziamento di Comey, e non a caso, poco dopo la sua audizione alla commissione del Senato sugli incontri con Trump.

E la reazione di Trump non si è fatta attendere, The Donald su Twitter: "Hanno costruito una collusione fasulla sulla storia della Russia, non hanno trovato nessuna prova, così ora proseguono per l'ostruzione della giustizia sulla base di una storia fasulla. Bello".

"La fuga di notizie dall'Fbi sulle informazioni riguardanti il presidente è oltraggiosa, imperdonabile e illegale", ha invece dichiarato al Guardian Mark Corallo, portavoce dell'avvocato personale del presidente, Marc Kasowitz, a proposito della notizia pubblicata da WP.

NESSUNA NUOVA SANZIONE - Nel frattempo, si apprende che la Casa Bianca ritiene che le sanzioni esistenti contro la Russia siano già efficaci e che non sia utile vararne di nuove. Lo ha detto Sarah Sanders, vice portavoce della Casa Bianca, nel briefing con la stampa, commentando l'approvazione quasi all'unanimità da parte del Senato Usa di nuove misure restrittive contro Mosca.