Sabato 20 Aprile 2024

Trump: "Parigi non è più Parigi", protesta francese. Gaffe di Pence con Israele

Da Anne Hidalgo, sindaca della Ville Lumiere, a Francois Hollande le risposte alla frase di The Donald. Il suo vice confonde bandiera del Nicaragua con quella di Israele. Trump vs stampa: "No a cena corrispondenti della Casa Bianca"

Donald Trump (Lapresse)

Donald Trump (Lapresse)

Washington, 25 febbraio 2017 - Donald Trump dà una scossa ai rapporti diplomatici tra Usa e Francia con una semplice frase: "Parigi non è più Parigi". Le parole, che hanno scatenato la reazione francese, The Donald le ha pronunciate nel corso del suo intervento alla Conservative Political Action Conference. Affrontando il tema sicurezza e di terrorismo all'interno dell'Europa, il presidente Usa ha raccontato la storia di un suo amico:  "Prendete Nizza e Parigi. Ho un amico, un personaggio molto importante che ama la 'Città della luce'. Ama Parigi. Per anni, tutte le estati, andava a Parigi, con sua moglie e la sua famiglia, era un fatto automatico. Dopo che l'avevo perso di vista per un po' gli ho chiesto: 'Senti Jim, dimmi un po', com'è Parigi?' 'Parigi ? Non ci vado più a Parigi. Parigi non è più Parigi', mi ha risposto", ha concluso Trump.  

image

Dalla Francia sono giunte pronte le repliche da Anne Hidalgo, sindaco della 'Ville lumiere', e dal presidente François Hollande. Il primo cittadino di Parigi ha preso le difese della sua città su Twitter mostrandosi in foto in compagnia di Topolino e Minnie: "A Donald e al suo amico Jim, dalla Torre Eiffel elogiamo lo spirito di apertura ed il dinamismo di Parigi con Topolino e Minnie". Poi in un altro cinguettio ha scritto: con l'hashtag #Donald&Jim: "Le prenotazioni dei turisti americani nel 2017 sono cresciute del 30%, rispetto allo scorso anno".

Il presidente francese François Hollande, nel corso di una visita a una fiera agricola invece ha commentato: "Non intendo fare paragoni, ma in Francia non c'è libero accesso alle armi da fuoco, non ci sono persone che prendono delle armi per sparare in mezzo alla folla per il semplice piacere di scatenare un dramma o una tragedia". "Esiste purtroppo il fenomeno del terrorismo e dobbiamo tutti insieme lottare contro il terrorismo. Per questo credo che non sia mai bene mostrare diffidenza nei confronti di un paese amico. Io non lo faccio nei riguardi degli Stati Uniti e chiedo al presidente degli Stati Uniti di fare lo stesso con la Francia". 

image

Ma in fatto di gaffe con Paesi alleati, è tutta l'amministrazione Trump a doversi mettere la mano sul cuore. Infatti il vice di The Donald, Mike Pence, ha tentato di affondare i rapporti con Israele. Il vicepresidente ha inserito la bandiera del Nicaragua invece di quella di con la Stella di David in due tweet a sostegno del popolo ebraico. Ha poi cancellato i messaggi, ma vari media locali avevano registrato l'immagine dei tweet pubblicati appena prima di un discorso alla Republican Jewish Coalition. "Il mondo saprà che gli Usa sono a fianco di Israele", ha scritto Pence, aggiungendo un hashtag con la sigla dell'organizzazione ebraica, una bandiera americana e una nicaraguense....

TRUMP VS MEDIA: NON VADO A CENA CORRISPONDENTI CASA BIANCA - I rapporti tra il presidente Usa Donald Trump e la stampa americana hanno raggiunto, dopo che le testate (Cnn, New York Times, Los Angeles Times, Buzfeed per citarne alcune) sono state messe al bando ieri dal suo portavoce Sean Spicer da un briefing informale, il loro nuovo minimo storico. Il presidente ha annunciato su Twitter che non parteciperà alla tradizionale cena di corssipondenti della Casa Bianca, un evento mai mancato da alcun inquilino della Casa Bianca.