Da Obama a Fidel Castro: "Trump non può essere presidente"

Il presidente Usa e l'ex leader dell'isola caraibica, nonostante le differenze, hanno qualcosa in comune: non vogliono il magnate a Washington

Fidel Castro nel 2006 (Afp)

Fidel Castro nel 2006 (Afp)

Washington, 9 ottobre 2016  - Fidel Castro, al contrario del fratello Raul, è sempre diffidente quando si parla di Stati Uniti. Fidel forse non avrebbe permesso l'apertura che il fratello, salito al potere dopo il suo passo indietro, a concesso a Washington. E anche quell'Obama, sebbene differente dai suoi predecessori, non lo fa impazzire. Ma Fidel e Barack qualcosa in comune adesso ce l'hanno: non vogliono vedere Trump nella sala Ovale.

E se Barack Obama, invitato a parlare a un evento elettorale del partito Democratico a Chicago, non le manda a dire a Donald Trump. E commentando le dichiarazioni sessiste del candidato repubblicano il presidente ha detto che il magnate è un insicuro che "gonfia se stesso denigrando le altre persone. Questo non è un tratto caratteriale che consiglierei per qualcuno nello Studio Ovale". 

Barack ha continuato: "Umilia le donne, degrada delle donne, ma anche le minoranze, gli immigrati, i fedeli di altre religioni. Deride i disabili. Insulta le nostre truppe. Insulta i nostri veterani. Tutto questo ci deve dire un paio di cose". 

A poche ore dal secondo confronto tv tra Hillary Clinton e Donald Trump, anche Fidel Castro ha detto la sua sul magnate. "Donald Trump è stato completamente squalificato" da Hillary Clinton, già dal suo primo faccia a faccia. L'ex presidente cubano in un editoriale pubblicato sulla stampa di Cuba ha spiegato che: "Sin dal primo dibattito si è prodotto un evento choc: il signor Trump, da esperto qualificato come si credeva, si è trovato completamente squalificato, così come lo è Obama nelle sue politiche". A proposito.

Insomma Trump così improponibile che anche le autorità cubane, che non si sono mai espresse in merito alle elezioni Usa, hanno dato parere negativo. Ma Fidel, anche se non ama l'apertura, sembra aver compreso l'importanza per la sua Cuba, e si spende per la Clinton, che sembra continuare nella politica di Washington della 'mano tesa' verso l'isola caraibica. Trump sembra privilegiare un approccio più cauto nei confronti del governo di Raul Castro. Ora l'ex presidente cubano, che è stato vittima nel 2006 di un'emorragia intestinale, è uscito completamente dalla politica, ma resta comunque una delle voci più autorevoli e ascoltate sull'isola, nonostante i suoi 90 anni.