Venerdì 19 Aprile 2024

Trump e Merkel, faccia a faccia su migranti, Nato e libero scambio

A Washington la visita della cancelliera tedesca per trovare un punto d'incontro tra i due leader Trump accusa gli 007 britannici: "Mi hanno spiato per conto di Obama"

Donald Trump e Angela Merkel nello Studio Ovale (Ansa)

Donald Trump e Angela Merkel nello Studio Ovale (Ansa)

New York, 17 marzo 2017 -  Angela Merkel e Donald Trump si sono incontrati oggi alla Casa Bianca. Il primo faccia a faccia dopo alcune polemiche a distanza. Il tycoon ha ricevuto la cancelliera con una rapida stretta di mano nella West wing lobby, prima del loro colloquio nello studio Ovale. E c'è già un giallo ad accendere il summit, con alcuni media che sottolineano come il tycoon si sia rifiutato di stringere la mano una seconda volta alla Cancelliera, dopo gli omaggi iniziali. Gesto che invece non manca al termine della conferenza stampa congiunta dei due leader. Nella sua visita a Washington la Merkel è accompagnata dai numeri uno di tre grandi aziende tedesche, la Siemens, la Bmw e la Schaeffler, che parteciperanno ad una tavola rotonda presieduta da Trump con altri dirigenti d'impresa americani.

ANCHE IVANKA - In questa tavola rotonda, incentrata su lavoro e sistema di formazione, insieme a Trump e Merkel, ci sarà anche la figlia del presidente Ivanka.  Della delegazione americana, oltre a Ivanka (che non riveste alcun incarico formale nell'amministrazione), faranno parte anche il marito Jared Kushner (consigliere del presidente) e il segretario al commercio, Wilbur Ross. Il mondo imprenditoriale Usa sarà rappresentato dai ceo di Dow Chemical, Ibm e Salesforce, rispettivamente Andrew Liveris, Ginni Romettey e Marc Benioff. Le loro controparti tedesche saranno i ceo di Bmw, Siemens e Schaffler: Harald Kruger, Joe Kaeser e Klaus Rosenfeld. 

LA STRANA COPPIA - Merkel e Trump non potrebbero essere più diversi. Lei è cresciuta nella Germania dell'Est, figlia di un pastore luterano e di un'insegnante di inglese e latino; lui è nato nel Queens, a New York, da un facoltoso investitore immobiliare. Lei è laureata in fisica con un dottorato in chimica quantistica; lui, prima ancora di laurearsi, lavorava già con il padre. Lei è controllata e cauta, lui irascibile e imprevedibile. Lei fa politica attiva da quando era ragazza, lui ha sempre preferito occuparsi di affari e tv ed è da poco diventato presidente degli Stati Uniti, il primo senza una carriera politica o militare alle spalle. 

Merkel come Hitler su un giornale turco filo-Erdogan

Ma chi si aspettava una resa dei conti tra Trump e Merkel, è rimasto deluso: sanno di aver bisogno l'uno dell'altra. La cancelliera tedesca, qualsiasi considerazione abbia di Trump, non è a Washington per scontrarsi con lui, ma per fare gli interessi del proprio Paese. E l''incontro, inizialmente previsto martedì, poi rinviato a causa di una tempesta, si anche lui presentava turbolento. Non pochin i motivi di attrito tra i due. Trump aveva definito "un errore catastrofico" la decisione di Merkel di aprire le porte del suo Paese ai rifugiati. Poi Trump, promotore del concetto "America first", aveva minacciato di imporre dazi del 35% sulle case automobilistiche tedesche, e criticato Berlino perché non spende abbastanza per la difesa, per il suo surplus commerciale con Washington di 50 miliardi di dollari e per i presunti vantaggi grazie all'euro debole. Da parte sua, la Merkel aveva criticato Trump per il divieto d'ingresso temporaneo per i rifugiati e i cittadini di sei Paesi a maggioranza musulmana. Altra preoccupazione per la Merkel è che The Donald, dopo aver salutato positivamente la Brexit, possa continuare a lavorare per indebolire l'Unione europea. Proprio oggi poi la cancelliera ha concordato con il presidente cinese Xi Jinping la necessità di "promuovere il libero scambio": un chiaro messaggio all'inquilino della Casa Bianca. Secondo i sondaggi, 

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TRUMP: AMERICA PIU' FORTE - Nella conferenza stampa assieme ad Angela Merkel, Donald Trump ha ribadito i punti forti della sua campagna: "Un'America più forte è nell'interesse del mondo intero". Poi ha garantito il suo "forte supporto" alla Nato, ma ha ricordato la necessità che gli alleati paghino la loro "giusta quota". Anche sul tema dei migranti The Donald non ha cambiato idea: "L'immigrazione è un privilegio, non un diritto". Ma alla fine il presidente ha definito l'incontro con la cancelliera positivo. Anche sui temi dell'occupazione e della Nato, si è detto soddisfatto, sottolineando gli obiettivi comuni della sicurezza, della prosperità e della pace. Compresa una soluzione senza armi per l'Ucraina.

MERKEL: MEGLIO PARLARSI - Prendendo la parola Angela Merkel ha risposto: "E' meglio parlarsi l'uno con l'altro piuttosto che parlare l'uno dell'altro". Sul tema caldo del libero commercio garantisce che sarà affrontato "durante il pranzo di lavoro". Riguardo alla Nato la cancelliera ha assicutato: "Resteremo in Afghanistan". Altro tema, che non trova proprio in linea il padrone di casa e la sua ospite, è l'immigrazione: "Dobbiamo proteggere i nostri confini ma dobbiamo anche guardare ai rifugiati che fuggono dalle guerre e dalla povertà", non si è nascosta la Merkel. Come sulla globalizzazione, "che ha fatto fare molti progressi, ora va portata avanti nella maniera giusta". Infine la Merkel ha espresso la speranza "che possano riprendere i negoziati con gli Stati Uniti per l'accordo di libero scambio Ttip con l'Unione europea".

TRUMP: SPIATI DA OBAMA, ABBIAMO QUALCOSA IN COMUNE - Alla fine Trump scherza: "Almeno abbiamo qualcosa in comune, forse...". The Donald ha tentato così di sciogliere, almeno per un istante, Angela Merkel, ma con scarsi risultati. Il presidente si riferiva alle presunte intercettazioni della Trump Tower da parte di Barack Obama e la vicenda della Nsa che, durante l'amministrazione del suo predecessore, avrebbe spiato anche i telefoni della cancelliera tedesca.

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