Trump: "Corea del Nord nella blacklist degli sponsor del terrorismo"

Lo annuncia il presidente Usa parlando di "regime assassino" che "minaccia il mondo con una devastazione nucleare". Dal 2008 Pyongyang non era in blacklist

Combo: Donald Trump e Kim Jong Un (Afp)

Combo: Donald Trump e Kim Jong Un (Afp)

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Washington, 20 novembre 2017 -  Dopo nove anni, la Corea del Nord torna nella blacklist Usa degli Stati considerati "sponsor del terrorismo", al pari di Iran, Siria e Sudan. Lo ha deciso Donald Trump, che ha preferito dare l'annuncio a viaggio in Asia concluso ma che conferma i suoi personali attacchi al leader di Pyongyang. Un 'bollino nero' che, va da sé,  imporrà ulteriori penalizzazione al Paese. Pyongyang era stata depennata dai Paesi 'sponsor del terrore' nel 2008 nel tentativo di fermare lo sviluppo del suo programma nucleare. 

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"Avrebbe dovuto succedere molto tempo fa", ha tuonato Trump in una riunione alla Casa Bianca, scaricando così la responsabilità dell'attuale crisi sull'amministrazione Obama. Poi si è scagliato contro un "regime assassino che deve mettere fine allo sviluppo del suo programma illegale nucleare e balistico".

ANSA
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Per giustificare la svolta, Trump ha accusato Pyongyang non solo di "minacciare il mondo con una devastazione nucleare" ma anche di aver "ripetutamente sostenuto atti di terrorismo internazionale", compreso omicidi in suolo straniero (e qui il riferimento è all'uccisione all'aeroporto della capitale malese di Kim Jong Nam, il fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong Un).

Il segretario di stato Rex Tillerson, in un briefing alla Casa Bianca, sottolinea che questa è l'ultima di una serie di mosse per rafforzare la pressione su Pyongyang, aggiungendo che uno dei fattori che ha portato gli Usa a fare la scelta è stato l'uso di armi chimiche. Inoltre gli Usa - sottolinea ancora Tillerson - sono ben a conoscenza di un certo numero di esecuzioni di membri dell'inner circle del leader nordcoreano e delle sue forze armate.