Nuova tegola per Trump: "Affittò sede a banca iraniana nella lista nera"

A scoprirlo il consorzio di giornalisti che svelò Panama Papers. Intanto secondo l'ultimo sondaggio Hillary Clinton è tornata in testa

Nuovi guai per Donald Trump (Ansa)

Nuovi guai per Donald Trump (Ansa)

New York, 3 ottobre 2016 -  Nuova tegola per Donald Trump a poco più di un mese dalle elezioni presidenziali dell'8 novembre. Il Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi (Icij) - quello che svelò i cosiddetti Panama Papers - oggi riporta che l'organizzazione immobiliare del magnate newyorkese dal 1998 al 2003 affittò un ufficio a New York a una banca iraniana individuata dalle autorità Usa come legata a gruppi terroristici e al programma nucleare dell'Iran.  Si tratta della banca Bank Melli, uno degli istituti più grandi del Paese controllati dallo Stato, che secondo l'Icij - che cita documenti pubblici analizzati dal Consorzio stesso e dal Center for Public Integrity - Trump ereditò come affittuaria dopo che acquistò il General Motors Building sulla Fifth Avenue a Manhattan. 

Secondo l'inchiesta giornalistica la Trump Organization mantenne Bank Melli come affittuaria per quattro anni dopo che il dipartimento del Tesoro Usa nel 1999 designò la banca iraniana come controllata dal governo di Teheran. Successivamente, inoltre, le autorità Usa sostennero che lo stesso istituto era stato utilizzato per ottenere materiale sensibile per il programma nucleare iraniano e che tra il 2002 e il 2006 era stato usato per incanalare denaro verso un'unità della Guardia rivoluzionaria iraniana che aveva sostenuto attacchi terroristici.

I SONDAGGI - Intanto, a cinque settimane dal voto, Hillary Clinton è tornata in testa ai sondaggi di Politico/Morning Consult. La candidata democratica gode del 42% delle intenzioni di voto a livello nazionale, contro il 36% per il suo rivale repubblicano, Donald Trump.  Il 9% degli intervistati ha detto che voterà per il libertario Gary Johnson, mentre il 2% sceglierà Jill Stein, candidata dei Verdi. Il 10% degli elettori ha dichiarato che ancora non ha deciso per chi votare.  Prima del dibattito presidenziale del 26 settembre, Trump aveva il 39% del sostegno e un punto di vantaggio su Clinton, secondo il sondaggio Politico/Morning Consult.