Mercoledì 24 Aprile 2024

Thanksgiving 2017, cosa festeggia oggi l'America (e perché il tacchino)

Il Giorno del ringraziamento è una festività molto sentita negli Stati Uniti

Tiffany (sin) e Ivanka Trump (con la figlia Arabella) e il tacchino graziato (LaPresse)

Tiffany (sin) e Ivanka Trump (con la figlia Arabella) e il tacchino graziato (LaPresse)

Roma, 23 novembre 2017 - Anche la tradizione si inchina allo shopping. Se oggi il Thanksgiving Day  è spesso considerato - in America e in buona parte del pianeta - come il 'semaforo verde' della stagione di acquisti natalizi, le sue radici vantano origini secolari e sconosciute ai più (almeno al di qua dell'Oceano). Il primo Giorno del ringraziamento risale infatti al 1621: si fissò un'intera giornata per celebrare Dio e, appunto, per 'ringraziarlo' del generoso raccolto e di quanto ricevuto. Ed era stata un'ottima annata, anche grazie alla collaborazione dei Padri Pellegrini con gli indiani del posto. Tra loro c'era Massasoit, capo della tribù dei Wampanoag. Fu lui, insieme al governatore della Colonia di Plymouth (Massachussets) Carver, a firmare nello stesso 1621 un trattato di pace e mutua protezione. 

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Dal 1623 la festività trova documentazioni più precise: sembra che una volta terminato il raccolto, il nuovo governatore William Bradford, radunasse i coloni emettendo il seguente ordine. "Tutti voi Pellegrini, con le vostre mogli e i vostri piccoli, radunatevi alla Casa delle Assemblee, sulla collina... per ascoltare lì il pastore e rendere Grazie a Dio Onnipotente per tutte le sue benedizioni". Difficilmente avrebbe potuto immaginare che la sua iniziativa sarebbe diventata una delle feste più sentite degli Stati Uniti, una giornata che ancora oggi si usa trascorrere in famiglia con gli americani che si spostano da una parte all'altra della costa pur di stare accanto ai loro cari. Uno stato d'animo forse differente dai Padri Pellegrini di Plymouth, gente che - perseguitata in Inghilterra per motivi religiosi - aveva deciso di abbandonare le coste del Regno per cercare fortuna in Nord America, salpando a boldo della celeberrima Mayflower. 

IL TACCHINO - Se la tradizione del Thanksgiving Day rischia di perdersi, fagocitata dallo shopping e dal Black Friday del giorno successivo, altrettanto non si può dire del tacchino a tavola. Le origini di questa usanza sono abbastanza prevedibili: nei primi menù del Giorno del Ringraziamento il tacchino - insieme alla zucca e ad altri tipi di carne - era fra le portate principali. E di conseguenza ne è diventato un simbolo. A maggior ragione dal momento che erano stati i nativi americani a insegnare ai coloni ad allevare quello strano animale. 

Nel 1963 John Fitzgerald Kennedy decise poi di 'graziare' due tacchini che venivano donati dalla 'National Turkey Federation' da quasi 20 anni. E dal 1989 uno dei due animali graziati apre .la parata sulla Main Street di Disneyland, poi entrambi vengono trasferiti nel ranch di Frontierland. Ultima curiosità:  dal 2003 i cittadini americani sono invitati a scegliere il nome dei tacchini votando sul sito della Casa Bianca. Ecco chi si è salvato dal menù del Thanksgiving negli ultimi 14 anni: Stars e Stripes (Stelle e Strisce, nome che indica la bandiera statunitense), negli anni successivi Biscuit e Gravy (2004), Marshmallow e Yam (2005), Flyer e Fryer (2006), May e Flower (2007), Pumpkin e Pecan (2008), Courage (2009), Apple e Cider (2010), Cobbler e Gobbler (2012), Popcorn e Caramel (2013), Mac e Cheese (2014), Honest e Abe (2015), Tater e Tot (2016) Drumsick e Wishbone (2017). Gli ultimi due sono stati graziati proprio oggi dal Presidente Usa Donald Trump.