Javier Fernandez segretario generale ad interim del Psoe (Lapresse)
Madrid, 23 ottobre 2016 - Scongiurato in Spagna il rischio della terza elezione nel giro di un anno. E' stata una decisione del comitato federale del Psoe, il partito socialista, riunitasi stamane, di astenersi al prossimo voto di fiducia in Parlamento, a dare il via libera il via libera al nuovo governo conservatore al rivale Mariano Rajoy (PP).
Finisce così una crisi infinita, in atto da 10 mesi. La Spagna infatti ha già votato due volte, nel dicembre del 2015 e nel giugno di quest'anno, senza che nessuno dei principali partiti ottenesse una maggioranza tale da consentirgli di formare un governo.
Il Consiglio federale del partito socialista ha approvato la risoluzione con 139 voti a favore e 96 contrari. Ma il dibattito è stato acceso, tanto che il primo ottobre il segretario generale Pedro Sanchez, da sempre contrario ad un accordo con il Partito Popolare, era stato costretto alle dimissioni e sostituito da Javier Fernandez. Il partito resta spaccato: i fedelissimi di Sanchez sono rimasti sulla linea del 'no' a Rajoy. Dopo quattro ore di dibattito e 54 interventi, nella prima votazione era prevalsa la linea del secco alle politiche del PP e no a Mariano Rajoy.
Ma nella seconda votazione, "per sbloccare la situazione istituzionale eccezionale" che blocca la vita politica del Paese, il partito ha deciso per l'astenzione nonostante la maggioranza rimanesse degli interventi a favore del no (31 su 54). Rajoy, al potere del 2011, ricevera' l'investitura alla fine della settimana. Sia a giugno che a dicembre scorsi, il PP aveva vinto le elezioni, ma senza la maggioranza per governare da solo.