Salah Abdeslam, i legali rinunciano al mandato: "La prigione lo trasforma in una bestia"

L'unico terrorista superstite degli attentati di Parigi rifiuta di collaborare. Secondo gli avvocati "ha preso a radicalizzarsi in modo estremo". Il legale delle vittime: "E' un vile"

Salah è detenuto nel carcere di Fleury-Merogis (Afp/Ansa)

Salah è detenuto nel carcere di Fleury-Merogis (Afp/Ansa)

Parigi, 12 ottobre 2016 - Gli avvocati di Salah Abdselam, l'unico terrorista ancora vivo protagonista degli attentati del 13 novembre scorso a Parigi, hanno annunciato che rinunceranno al mandato.  L'uomo si avvarrà della facoltà di non rispondere, ha spiegato uno dei legali, Frank Berton: "Abbiamo detto fin dall'inizio... che se il nostro cliente fosse rimasto in silenzio noi avremmo abbandonato la sua difesa". Al momento Salah Abdeslam non vuole essere assistito da nessun altro. L'assistenza legale non è obbligatoria durante le indagini, ma lo sarà durante il processo.

La denuncia degli avvocati è netta: "La prigione sta trasformando Abdeslam in una bestia selvaggia". Il terrorista, continua, "ha preso a radicalizzarsi in modo estremo. È come un suicidio, temo". L'avvocato Berton è convinto che la decisione di porre il detenuto sotto sorveglianza in carcere ventiquattr'ore su 24 ha giocato un ruolo nella scelta di Abdeslam di non collaborare. Il legale ha provato a modificare la decisione di metterlo in isolamento in un carcere di massima sicurezza, videosorvegliato, ma non è stato possibile. 

Della stessa opinione anche l'avvocato belga di Abdeslam, Sven Mary, che ha confermato che è l'isolamento a spingere il jihadista a non collaborare e che questo è "la conseguenza di una scelta politica, quella di mantenerlo sotto sorveglianza costante". "Le vere vittime di tutto questo sono le vittime degli attacchi di Parigi, perché hanno il diritto di sapere la verità ed hanno il diritto di cercare di comprendere l'incomprensibile", ha concluso Mary.

LE FAMIGLIE DELLE VITTIME - "Quello di Salah Abdeslam è un atteggiamento vile", attacca Samia Maktouf, avvocato di una ventina di famiglie delle vittime degli attentati parigini del 13 novembre, riferendosi al mutismo del terrorista. Intervistata da France Info, Samia Maktouf, dice di "non essere stupita. Abdeslam è fedele alle sue convinzioni di terrorista. È un atteggiamento vile. È sempre stato nel disprezzo, una postura di odio e violenza". E ancora: "Le vittime attendono solo la verità (...) Continuiamo ad avere fiducia nella giustizia affinché possano avere delle risposte precise a una domanda: perché i loro figli sono morti quel 13 novembre?".