Giovedì 18 Aprile 2024

Renzi-Merkel, l'orgoglio di Maranello e l'incontro con il cane-eroe

I dipendenti della Ferrari davanti all'ingresso del Cavallino: "Facciamo vedere ad Angela che le macchine le sappiamo fare anche noi" SEGUI LA DIRETTA

Renzi e Merkel insieme al cane-eroe Leo (Afp)

Renzi e Merkel insieme al cane-eroe Leo (Afp)

Maranello, 31 agosto 2016 - "Gli facciamo vedere alla Merkel che le macchine le sappiamo fare anche noi. E forse noi altri le facciamo pure più in regola". Sorride bonario, con quella 'c' un po' strascicata molto emiliana, Giuseppe Bondi. Pensionato, maranellese doc, si è piazzato dalla tarda mattinata di fronte all'ingresso storico del Cavallino rampante, in via Giardini. Spera di vedere Angela Merkel varcare i cancelli del quartier generale della Ferrari insieme a Matteo Renzi. Il premier e la cancelliera sono arrivati verso le 15.45, ad accoglierli all'autodromo di Fiorano c'erano le autorità locali, i vertici di Ferrari e Fca (John Elkann e Sergio Marchionne) e il figlio del Drake, Piero Ferrari.

È stato Matteo Renzi a battezzare il cuore della motor Valley italiana per il summit Italia-Germania. Stringenti ma discrete le misure di sicurezza per accogliere la folta delegazione italo-tedesca: il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, con l'omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier, il titolare del Viminale Angelino Alfano, con l'omologo Thomas de Maizière, la ministra della Difesa Roberta Pinotti, con il sottosegretario alla Difesa Ralf Brauksiepe, il titolare dell'Economia Pier Carlo Padoan che incontrerà Wolfgang Schaeuble, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, con l'omologo Sigmar Gabriel e il ministro dell'Infrastrutture Graziano Delrio, con il collega Alexander Dobrindt. Il primo ad arrivare è stato il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, che in mattinata ha inaugurato il nuovo stabilimento della Aton Storage di Spilamberto.

Turisti e curiosi, la gente si ferma a curiosare fuori dal Museo Ferrari e vicino all'ingresso della fabbrica dove, per ragioni di sicurezza, sono stati disposti controlli al metal detector anche per i dipendenti. Il rosso qui è, orgogliosamente, ovunque. "Certo che siamo orgogliosi", un gruppo di impiegato esce frettolosamente, hanno avuto il mandato di non parlare troppo con i giornalisti. Bocche cucite, o quasi. Luigi, operaio, da 15 anni nella famiglia Ferrari, non nasconde la curiosità: "Ho finito il turno ma resto qui ad aspettare, magari vedo qualche ministro che arriva.... disagi? No, assolutamente".

image

Al centro dei bilaterali, andati in scena nel pomeriggio, la sicurezza comune, i migranti ma, soprattutto, i temi economici. A partire dalla flessibilità per Casa Italia, il progetto di prevenzione sismica, e non solo, per il quale il governo sta studiando investimenti da 2-3 miliardi all'anno per 15-20 anni.

E proprio uno dei simboli del terremoto, Leo, il labrador nero che ha aiutato i soccorritori a estrarre dalle macerie di Pescara del Tronto la piccola Giorgia, è stato la star della giornata. "È l'unico cane di cui non ho paura", ha ammesso Frau Angela davanti agli occhioni liquidi e scuri di Leo. "Zampa!", ha esclamato Renzi, e, obbediente, il cane ha offerto la zampa alla cancelliera che l'ha accarezzato sorridente abbandonando per un istante l'etichetta. I due leader, prima di dare inizio alla plenaria, hanno infatti incontrato davanti al Centro sviluppo della Ferrari una delegazione delle forze dell'ordine, pompieri e protezione civile, che hanno lavorato nei territorio del sisma. Chissà se Leo avrà ammorbidito il cuore della cancelliera...

image