Giovedì 25 Aprile 2024

Rebecca Burger uccisa da bomboletta spray, ora è allarme

La blogger francese morta in un incidente domestico. In passato altri episodi analoghi. "Quel prodotto andava ritirato"

Rebecca Burger in una foto su Instagram

Rebecca Burger in una foto su Instagram

Parigi, 23 giugno 2017 - Una morte assurda, che ha scosso l’opinione pubblica francese: Rebecca Burger, 33 anni, notissima blogger specializzata in fitness, viaggi e moda, è deceduta a causa dell’esplosione accidentale di un sifone per la panna montata. È accaduto a Mulhouse, la città nell’est della Francia in cui viveva: la parte superiore dell’apparecchio non ha resistito alla pressione ed è scoppiata colpendo violentemente la donna al petto. Portata d’urgenza all’ospedale, Rebecca è morta poco dopo. La procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta.

Incidenti di questo genere si sono verificati altre volte in passato, ma mai con conseguenze mortali. I familiari di Rebecca Burger hanno pubblicato l’annuncio del decesso sulla sua pagina Instagram. C’è una fotografia del sifone incriminato, accompagnata da una dichiarazione: «Ecco un esemplare identico a quello che ha colpito Rebecca al petto uccidendola. Non usate questo genere di utensili a casa vostra! Sono decine di migliaia gli apparecchi difettosi ancora in circolazione».

La polemica è già divampata in Francia. L’Istituto nazionale dei consumi aveva lanciato da tempo l’allarme attraverso il suo organo di stampa, il settimanale 60 millions de consommateurs, denunciando i potenziali pericoli rappresentati da questo tipo di bombola di marca Ard’Time. Il punto debole, ha spiegato l’Inc (Institut national de la Consommation), è il coperchio di plastica che non sempre regge alla pressione dell’anidride carbonica contenuta nella cartuccia. «Quello che temevamo è purtroppo accaduto: si sapeva che a causa di un difetto di concezione la testa in plastica dell’apparecchio poteva esplodere. Il tragico incidente di cui è rimasta vittima Rebecca Burger è doppiamente inaccettabile: la pericolosità e l’inaffidabilità di alcuni di questi sifoni, largamente utilizzati dai consumatori e pubblicizzati da reality televisivi sulla gastronomia, è nota da anni», ha commentato l’Inc. Secondo la rivista, sono una quindicina le marche che fra il 2009 e il 2013 hanno introdotto nel mercato apparecchi difettosi. Nel 2013 la società F2J.com, che aveva messo in circolazione nei supermercati 160 mila sifoni di tipo Ard’Time, aveva lanciato un appello invitando i consumatori a rimandarli indietro per verifiche. L’informazione, diffusa grazie ad avvisi affissi nelle bacheche, passò praticamente inosservata.