Sabato 20 Aprile 2024

Papa Francesco: "Stolto far lavorare gli anziani e lasciare a casa i giovani"

Bergoglio all'incontro con la Cisl: "Pensioni d'oro sono un'offesa grave"

Papa Francesco (Olycom)

Papa Francesco (Olycom)

Roma, 28 giugno 2017 -  "E' una società stolta e miope quella che costringe gli anziani a lavorare troppo a lungo e obbliga una intera generazione di giovani a non lavorare quando dovrebbero farlo per loro e per tutti". Papa Francesco con queste parole torna sul tema del lavoro in occasione dell'udienza in Vaticano di mille delegati Cisl, ricevuti in occasione del XVIII congresso nazionale, intitolato "Per la persona, per il lavoro" e accompagnati dalla segretaria Annamaria Furlan. E denuncia con toni duri l'ingiustizia delle pensioni d'oro. "Sono un'offesa al lavoro non meno grave delle pensioni troppo povere, perché fanno sì che le diseguaglianze del tempo del lavoro diventino perenni".

L'urgenza secondo Bergoglio, è quella di "un nuovo patto sociale per il lavoro, che riduca le ore di lavoro di chi è nell'ultima stagione lavorativa, per creare lavoro per i giovani che hanno il dirittodovere di lavorare". "Il dono del lavoro - ha ricordato - è il primo dono dei padri e delle madri ai figli e alle figlie, è il primo patrimonio di una società. E' la prima dote con cui li aiutiamo a spiccare il loro volo libero della vita adulta". Poi il pensiero rivolto alle donne, in cui Bergoglio ha sottolineato: "Ancora nel mondo del lavoro la donna è di seconda classe: voi potreste dire, sì, ma c'è quella imprenditrice, quell'altra... ma la donna guadagna di meno, è più facilmente sfruttata: fate qualcosa". 

Ai sindacalisti il Papa ha detto: "Nelle nostre società capitalistiche avanzate il sindacato rischia di smarrire la sua natura profetica, e diventare troppo simile alle istituzioni e ai poteri che invece dovrebbe criticare, alla politica, o meglio, ai partiti politici, al loro linguaggio, al loro stile".