Mercoledì 24 Aprile 2024

Papa Francesco in Egitto. Al Cairo un bagno di folla

Al Sisi scorta il pontefice fino alla scaletta dell'aereo. Trentamila fedeli alla messa all'Air Defense Stadium. "Meglio non credenti che credenti ipocriti"

Bagno di folla per Papa Francesco (Afp)

Bagno di folla per Papa Francesco (Afp)

Il Cairo, 29 aprile 2017 - Papa Francesco è rientrato in Italia dopo la visita di due giorni in Egitto. Ad accompagnare il pontefice fino ai piedi della scaletta dell'areo stato il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi. La tv di Stato egiziana ha mostrato la scena inquadrando stretta di mano e sorrisi tra Bergoglio Al Sisi.

LA GIORNATA - Il secondo giorno al Cairo (guarda il programma) di Francesco è stato dedicato alla piccola comunità cattolica egiziana (lo 0,30% circa della popolazione). Circa 30mila persone - cattolici dei vari riti presenti in Egitto ma anche copti ortodossi e musulmani - hanno partecipato questa mattina alla celebrazione Eucaristica "Air Defense Stadium". Il giro del campo che su una vetturetta da golf che Bergoglio ha compiuto al suo arrivo, è stato l'unico "bagno di folla" di questo viaggio, ma il calore e l'entusiasmo dei presenti era quello delle Giornate mondiali della gioventù e degli altri megaraduni che, solitamente, accolgono il Papa nei paesi cattolici. Il rito si è tenuto in questo stadio all'interno di una base militare perché più capiente ma anche perché la sua collocazione ha reso più agevoli i controlli di sicurezza ai partecipanti. 

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"Per Dio è meglio non credere che essere un falso credente, un ipocrita!", ha detto il Papa durante la messa. "Non serve riempire i luoghi di culto se i nostri cuori sono svuotati del timore di Dio e della sua presenza - ha affermato -, non serve pregare se la nostra preghiera rivolta a Dio non si trasforma in amore rivolto al fratello, non serve tanta religiosità se non è animata da tanta fede e da tanta carità; non serve curare l'apparenza, perché Dio guarda l'anima e il cuore e detesta l'ipocrisia".

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"Dio gradisce solo la fede professata con la vita, perché l'unico estremismo ammesso per i credenti è quello della carità! Qualsiasi altro estremismo non viene da Dio e non piace a lui! Per Dio, è meglio non credere che essere un falso credente, un ipocrita!". Sono parole molto forti quelle di Francesco, che chiaramente si riferiscono al contesto egiziano, dove l'integralismo religioso sconfina nel terrorismo filo Isis, ma valgono per tutti, a cominciare dalla chiesa locale (i copti sono una comunità antichissima, ma che ha subito contaminazioni culturali, tanto che alcuni praticano l'infibulazione che infatti non è un'esclusiva dei musulmani). E valgono evidentemente anche per l'Italia, dove in questi giorni infuriano le polemiche per presunte irregolarità delle Ong che salvano i migranti in mare. Anche il loro - si può dire - è "estremismo della carità".