Pablo Neruda non morì di cancro. Trovata una tossina, forse avvelenato

Una commissione di esperti internazionali rivela di aver trovato una tossina nei resti del poeta. La famiglia sostiene che sia stato avvelenato da uomini di Pinochet. Ora bisogna stabilire se il batterio killer è natuirale o è stato inoculato al poeta

Pablo Neruda ritira il Premio Nobel per la Letteratura  (Lapresse)

Pablo Neruda ritira il Premio Nobel per la Letteratura (Lapresse)

Santiago del Cile, 20 ottobre 2017 - Si riapre il giallo sulla morte del poeta cileno Pablo Neruda, morto il 23 settembre 1973, esattamente 12 giorni dopo il golpe di Augusto Pinochet cui era ostile. 

Il certificato di morte ufficiale recitava Neruda morto di cancro alla prostata, un'ipotesi a cui la famiglia non ha mai creduto. Ora una commissione di esperti internazionali riuniti a Santiago del Cile dice di aver trovato "una tossina mai scoperta prima nelle analisi dei resti, per cui ha bisogno di ulteriori verifiche per giungere ad una conclusione definitiva che ad oggi non abbiamo. Ma il cancro è da escludersi. Questo è chiaro" ha sostenuto il giudice Mario Carroza, che indaga sulle cause della morte del Nobel per la Letteratura del 1971. 

I familiari hanno sempre sostenuto che sarebbe stato avvelenato dalla polizia segreta di Pinochet, la Dina. Il giudice Carrzza ha aggiunto che "non siamo giunti alla conclusione che ci possa essere stato un intervento di una terza parte (la polizia segreta di Pinochet, ndr), ma c'è la possibilità che questa azione ci sia stata. Potremmo anche accertare alla fine che sia stata una morte naturale se la (natura e orgine) tossina non sarà confermata" dalle nuove analisi.

Dalle analisi sono emersi "batteri trovati in un molare", che sono collegati a una tossina "che ha una sua storia di ceppo" virale. Secondo il patologo Aurelio Luna: "se tutto procederà come previsto entro un anno avremo una risposta certa sullo studio genomico del batterio. Se si accerterà che non è naturale ed è stato coltivato in laboratorio, allora saremo di fronte alla prova che c'è stato un 'intervento esterno', ossia che qualcuno abbia inoculato il batterio per uccidere" il poeta Neruda.