Trump e clima, l'Orologio dell'apocalisse riprende a correre

La fine del mondo è più vicina: gli scienziati nucleari hanno spostato le lancette di 30 secondi in avanti

Gli scienziati mostrano l'aggiornamento dell'Orologio dell'apocalisse (Ansa)

Gli scienziati mostrano l'aggiornamento dell'Orologio dell'apocalisse (Ansa)

Washington, 26 gennaio 2017 - La Terra è più vicina all'apocalisse nucleare di 30 secondi rispetto a un anno fa. Lo hanno annunciato gli scienziati, tra cui 15 premi Nobel, che regolano il cosiddetto 'Doomsday Clock' (l'Orologio dell'apocalisse), le cui lancette adesso avvertono che mancano soltanto due minuti e mezzo all'ipotetica fine del mondo. 

L'orologio simbolico, ideato all'Università di Chicago nel 1947, era fermo dal 2015 alle 23,57. La decisione di portare avanti la lancetta dei minuti è derivata dall'accresciuta inquietudine circa le sorti del Pianeta a causa "del forte aumento del nazionalismo nel mondo, delle dichiarazioni del presidente Donald Trump sulle armi nucleari, del riscaldamento climatico, del deterioramento della sicurezza mondiale in un contesto di tecnologie sempre più sofisticate così come di una crescente ignoranza delle competenze scientifiche". 

"E' più importante che mai che i leader del mondo mantengano la calma anziché agitare tensioni che possono portare a una guerra, vuoi per un incidente che per calcoli sbagliati", ha detto la direttrice esecutiva dell'organizzazione Rachel Bronson. Gli scienziati hanno definito "sconsiderati" i commenti di Trump agli arsenali nucleari americani, esprimendo preoccupazione per il disprezzo del nuovo capo della Casa Bianca per l'opinione degli esperti in materia di sicurezza internazionale. Ugualmente negativo è stato il giudizio sulle nomine di Trump ai vertici delle agenzie dell'Ambiente, con la scelta di persone che "mettono in dubbio i principi di base delle scienze del clima".

Dalla sua attivazione, l'Orologio è stato spostato 19 volte, oscillando al minimo di due minuti dalla mezzanotte nel 1953 (quando gli Stati Uniti avevano deciso di aggiornale i loro arsenali nucleari con la bomba all'idrogeno) fino al massimo di 17 minuti nel 1991 alla fine della guerra fredda.