Obama, l'ultimo discorso da presidente. Lacrime e ovazione

"Non mi fermerò, sarò con voi", ha detto il presidente uscente a Chicago davanti a una folla di 20mila persone. "Yes we can". Omaggio commossso a Michelle

Obama commosso nel suo discorso di addio a Chicago (Afp)

Obama commosso nel suo discorso di addio a Chicago (Afp)

Chicago, 11 gennaio 2016 - Bagno di folla e lacrime per il discorso di addio di Barack Obama. L'ultimo da presidente, il prossimo 20 gennaio passerà il testimone al presidente eletto Donald Trump. Per il suo saluto Obama ha scelto Chicago, sua città adottiva nel grande centro congressi McCormick, dove sono accorsi in 20.000, dopo ore al gelo per accaparrarsi i biglietti gratis o arrivando a pagare fino a 5.000 dollari per quelli rivenduti on line dai bagarini. Mai una folla così si era radunata per un presidente uscente. "Yes we can", lo slogan con cui ha scelto di chiudere il suo discorso, lo stesso con cui stregò l'america quando fu eletto per la prima volta nel 2008. Il momento più toccante quando ha voluto ringraziare Michelle, un commosso omaggio in cui Obama non è riuscito a trattenere le lacrime.  

NON MI FERMERO' - "E' arrivato il mio momento di dire grazie. Sono arrivato a Chicago ventenne cercando di capire chi ero e cosa volevo... Ed è a Chicago che ho imparato come il cambiamento avvenga solo quando è coinvolta la gente comune, quando ci impegna insieme e insieme lo si reclama. I diritti non si conquistano da soli. Dopo 8 anni alla presidenza ci credo ancora e non sono il solo a crederlo: è il cuore pulsante della nostra idea di America", ha esordito Obama sul palco della città del vento, teatro dello storico discorso della vittoria nel 2008 e della rielezione nel 2012. Ad ascoltarlo, in prima fila, anche il vice presidente Joe Biden accompagnato dalla moglie Jill, che Obama ha calorosamente ringraziato e abbracciato.

"Non mi fermerò: sarò con voi da privato cittadino", ha promesso Obama alla folla in ovazione. "La nostra democrazia è minacciata quando la consideriamo garantita. Quando stiamo seduti a criticare chi è stato eletto, e non ci chiediamo che ruolo abbiamo avuto nel lasciarlo eleggere", è stato il monito del presidente uscente, ricordando che il titolo più importante, che tutti condividono, è quello di cittadino.

image

"YES WE CAN" - Nell'ultimo discorso ha voluto riavvolgere il nastro a 8 anni fa, quando per la prima volta un presidente afroamericano è stato eletto alla Casa Bianca. "Yes we can", ha detto usando lo slogan con cui stregò l'America nel 2008. "Vi chiedo di avere fiducia, non nella mia capacità di portare il cambiamento ma in voi stessi", ha proseguito nel suo ultimo intervento da comandante in capo. "Vi chiedo di restare aggrappati a quella fiducia scritta nei nostri documenti fondanti, a quell'idea sussurrata da schiavi e abolizionisti... dagli immigrati... da coloro che hanno marciato per la giustizia, piantato bandiere su campi di battaglia stranieri e sulla superficie della luna. Un credo fondante per ogni americano dalla storia ancora non scritta", ha incalzato Obama prima di ribadire: "yes we can, yes we did, yes we can", cioè "sì possiamo, sì lo abbiamo fatto, sì possiamo".

image

L'OMAGGIO A MICHELLE - Lacrime e commozione per il momento più toccante del discorso, l'omaggio alla moglie Michelle e alle figlie Sasha e Malia. Solo lòa seconda era in sala ed ha pianto commossa mentre ascoltava le parole del padre. Il presidente si è rivolto prima a Michelle. "Ragazza del South Side, negli ultimi 25 anni non sei stata solo mia moglie e la madre delle mie figlie ma la mia migliore amica", ha detto asciugandosi le lacrime. "Ti sei assunta un ruolo che non avevi chiesto e lo hai fatto tuo, con grazia e stile. Hai reso la Casa Bianca la casa di tutti. Mi hai reso orgoglioso. Hai reso orgoglioso il Paese", ha affermato con le lacrime mentre il pubblico riservava a Michelle una standing ovation. Poi alle figlie: "Siete diventate due incredibili giovani donne. Di tutto quello che ho fatto nella vita, la cosa di cui sono più orgoglioso è essere vostro padre".