Venerdì 19 Aprile 2024

O.J. Simpson libero dopo 9 anni. "Voglio stare con i miei figli"

Fu condannato a 33 anni per rapina a mano armata. Nel 1995 assolto per l’omicidio della moglie e dell’amante di lei

O. J. Simpson sorride per la liberazione. A destra con la moglie: nel '95 fu assolto

O. J. Simpson sorride per la liberazione. A destra con la moglie: nel '95 fu assolto

New York, 21 luglio 2017 - O.J. Simpson ha ottenuto la libertà condizionata. Detenuto in Nevada da 9 anni, l’ex campione di football, oggi quasi settantenne, a ottobre potrà riabbracciare i suoi figli. Nel 2008 era stato condannato a 33 anni per rapina a mano armata e sequestro di persona. La commissione che doveva decidere sulla sua scarcerazione ci ha messo meno di mezz’ora per decidere, ma il verdetto è stato incerto fino all’ultimo: il campione era stato scoperto da una guardia carceraria a masturbarsi, fatto che avrebbe potuto compromettere la sua condotta in cella, finora irreprensibile.

«Vorrei trascorrere il tempo con i miei figli e i miei amici – aveva detto O.J. davanti ai quattro giudici –. Mi dispiace per come sono andate le cose. Chiedo scusa. Non avevo intenzione di commettere un reato. Non mi sono mai lamentato per nove anni, ho scontato la mia condanna». Milioni di americani hanno seguito ieri la diretta dell’audizione. Non tanti quanti i 95 milioni di spettatori incollati alla televisione nel 1995, quando O.J. fu assolto per mancanza di prove dall’omicidio della moglie Nicole Brown e dell’amante di lei, Ronald Goldman a Los Angeles. Il «processo del secolo» che divise gli Usa tra innocentisti e colpevolisti.

Celebre l’inseguimento del suo suv da parte della polizia, con le telecamere ad amplificarne la drammaticità sullo schermo. La difesa accusò i poliziotti, prevalentemente bianchi, di voler incastrare Simpson, ricco e famoso sì, ma, soprattutto, di colore. Furono prodotti nastri con le frasi razziste di Mark Fuhrman, l’investigatore che trovò i guanti insanguinati, indebolendo così il principale indizio di colpevolezza. Il 3 ottobre 1995, dopo 253 giorni di processo, la giuria emise il verdetto in meno di quattro ore, sentenziando l’innocenza di O.J. 

Ma Simpson, si diceva, era in carcere per un’altra vicenda. Il 13 settembre 2007, l’ex campione entrò con un gruppo di persone nella camera di un hotel di Las Vegas per ottenere la restituzione di alcuni cimeli che gli erano stati sottratti. Fu adombrata anche la possibilità di una trappola per estorcere soldi all’ex campione, ma i giudici decisero diversamente, usando la mano pesante. Ora, però, O.J. si appresta a tornare in libertà: probabilmente andrà a vivere in Florida