Giovedì 25 Aprile 2024

Nucleare Iran, Trump tiene il mondo col fiato sospeso. "Ho deciso, ma non lo dico ora"

Il tycoon non vorrebbe stracciare l'accordo, ma rivedere alcune misure. Khamenei: "Trump usa linguaggio da gangster e cowboy" VIDEO I 'fail' più clamorosi su Twitter di Donald Trump

Rex Tillerson, segretario di Stato Usa (Afp)

Rex Tillerson, segretario di Stato Usa (Afp)

New York, 21 settembre 2017 - Donald Trump tiene gli Usa (e il mondo) con il fiato sospeso. Il tycoon ha preso la sua decisione se certificare o meno il rispetto dell'accordo sul nucleare da parte dell'Iran alla prossima scadenza prevista, ovvero il 15 ottobre. Ma il segretario di Stato americano Rex Tillerson,  dopo la riunione dei 5+1 a margine dell'assemblea Onu, ha spiegato che il presidente tale scelta non l'ha condivisa con nessuno "esternamente", neppure con Theresa May che glielo aveva chiesto ieri. La tensione tra Washington e Teheran è palpabile. Ieri Tillerson ha incontrato il capo della diplomazioa iraniana Javad Zarif, grande artefice dell'intesa. "Non ci siamo tirati le scarpe...", ha ironizzato al termine del faccia a faccia che il segretario Usa ha definito "utile" e "conreto", sottolineando però che restano "grossi problemi" con l'accordo sul nucleare firmato dall'Iran con sei potenze mondiali, tra cui l'ex amministrazione Usa. 

Oggi, intanto, si registra il duro attacco nei confronti di Trump da parte della Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Sayyed Ali Khamenei. Parlando a Teheran ai componenti dell'Assemblea iraniana degli esperti, Khamenei ha detto che il presidente americano usa "un linguaggio di gangster e cowboy" e "l'élite americana dovrebbe vergognarsi di avere un tale presidente". Secondo l'ayatollah, le parole di Trump "non portano alcun motivo di orgoglio alla nazione americana".

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LA STRATEGIA DI TRUMP - A quanto riferisce la Nbc, che cita quattro fonti - tra cui una ad alto livello - Trump proprenderebbe verso la ''dececertificazione' dell'accordo  per poi rimettere al Congresso la decisione sul ritiro o meno degli Usa dall'intesa.  E questo nonostante i rapporti dell'Aiea mostrino che l'Iran rispetta tecnicamente l'accordo sul nucleare. L'obiettivo finale del tycoon non sarebbe stracciare l'accordo, ma spingere alleati europei a concordare di ridiscutere alcune misure e fare pressione sul Teheran perchè ritorni a negoziare. Trump ha comunque tempo fino al 15 ottobre per decidere se certificare il rispetto dell'accordo da parte dell'Iran, come già fatto in due occasioni da quando è giunto alla Casa Bianca, confermando l'importanza dell'intesa per la sicurezza nazionale.

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